Un paese pericoloso e violento

16 Marzo 2013.

E sì, altro che paese pacifico, altro che gente mite e religiosa. Proprio ieri una turista svizzera è stata aggredita mentre dormiva in una tenda con il marito. Un gruppo di una decina di indiani li hanno derubati, malmenati e poi la donna è stata violentata, a turno, da tutti. Bella gente vero? Eh beh, è la stessa gente che non contenta di avere rapito due nostri miliatri in missione, di avere rubato le loro armi, proprietà del governo italiano, di avere alterato e fabbricato le prove a loro carico, di averli tenuti in prigionia per più di un anno ora si permettono di sequestrare il nostro ambasciatore.

Una condotta così vergognosa che perfino l’Unione Europea, per bocca dell’alto rappresentante della sua politica estera, Lady Catherine Ashton si è sentita in dovere di esprimersi:  «Siamo in contatto col governo italiano, con l’ambasciatore italiano in India e con il nostro ambasciatore. Sono in corso colloqui tra Italia e India e dobbiamo vedere come vanno».

Come possono andare quando i nosti governanti ancora belano di cercare “soluzioni amichevoli” con un pase corrotto e violento che calpesta in maniera così prepotente e ignorante il diritto internazionale.

Buttiamo fuori, subito, i suoi rappresentanti diplomatici, chiudiamo l’ambasciata e i consolati italiani in India, annulliamo tutti i contatti con quello stato canaglia e annulliamo anche i permessi di lavoro concessi ai suoi cittadini. E’ il momento dele soluzioni forti, della chiarezza e della fermezza, che prendano a esempio, gli inetti al governo, dai due Fucilieri di Marina Latorre e Girone come si comportano gli uomini d’onore.

Andrea Marrone

 

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Commenti

3 Commenti

  1. Caro Direttore, con me non sfondi una porta, ma un portone enorme.
    Appoggio e sottoscrivo parola per parola questo articolo.

  2. Caro direttore,
    Quest’articolo mi pare sia scritto con astio e sotto l’influenza dell’attuale vicenda dei Marò.
    Ebbene, ho girato il mondo per lavoro e per diletto e posso dire senza ombra di dubbio che in genere gli italiani sono rispettati ovunque, ho conosciuto sempre per lavoro parecchi indiani e non posso che dire che si sono sempre comportati correttamente.
    Adesso il caso citato degli svizzeri aggrediti, non può far sì che si accusi una nazione.
    Sono per la diplomazia e per il buonsenso, e i temnini usati nell’articolo come “buttiamoli fuori..chiudiamo..faccima ecc ” mi paiono alquanto fuori luogo ed esagerati, Sono convinto che la vicenda sarà conclusa nel miglior dei modi.
    Mi permetto un ultimo pensiero : cosa ne sappiamo noi e voi delle trattative magari riservate tra i due governi?? Incitare all’odio non porta bene.
    Saluto ditintamente.

    • Caro Lorenzo, io conosco bene l’India per averla visitata più volte, e per periodi anche lunghi. Ho anche degli amici indiani di cui apprezzo alcune particolarità proprie della loro cultura. Ho però la perfetta conoscenza di quanto corrotto e violento sia quel paese e, se non è giusto generalizzare, è altrettanto giusto reagire a quanto è stato commesso nei confronti del nostro paese dall’India che ha approfittate della presunta sparatoria in acque chiaramente internazionali per ribadire la propria sovranità su acque non sue, per scatenare una campagna di aggregazione nazionale a scapito di altri paesi indicati come “arroganti e imperialistici” e per affermare in campo internazionale la propria potenza. Ribadisco quindi, e non con astio ma con il dispiacere per una situazione difficile e pericolosa per i tanti italiani che risiedono o che si recano in India per lavoro, che è necessario che il governo italiano prenda una posizione dura e inconciliante con chi, dopo aver sequestrato due militari in missione, ora sequestra addirittura un ambasciatore. Con i prepotenti, caro Lorenzo, a un certo punto, bisogna saper reagire.

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