Si è arrivati alla resa dei conti

01 Marzo 2013:

Finite queste elezioni che hanno sancito, con il 25% di astenuti e il 25% di voti dati a Grillo, che metà degli italiani non ne può più delle facce ben rasate dei politicanti che vanno a zonzo con le loro belle auto blu e mentre predicano rigore e austerità pasteggiano ad aragoste e vini d’annate è ora arrivato il momento della resa dei conti. il partito dei giudici, sconfitto malamente alle elezioni si è nuovamente scagliato contro Berlusconi con una raffica di accuse veramente patetiche: voto di scambio per aver promesso agli elettori il rimborso dell’IMU, come se fosse l’unico a fare promesse in campagna elettorale e corruzione per aver pagato De Gregorio, e probabilmente parecchi altri uomini in vendita, per passare tra le sue fila come se nessun’altro promettesse posti di responsabilità o altre forme di gratificazione e arricchimento per cooptare degli ex avversari politici. Anche Renzi, che se ne era stato quatto quatto a aspettare il suo momento ora alza la testa e si propone come premier in sostituzione di uno che avrebbe fatto meglio a continuare a smacchiare giaguari o a pettinare le bambole. Insomma, sia da destra che da sinistra le acque sono agitate, torbide, pericolose. soprattutto pericolose per noi italiani, stretti tra la morsa degli attacchi speculativi, magari organizzati da quegli stupendi alleati europei, tedeschi in testa, che sfruttano le nostre debolezze politiche per dissanguarci economicamente, sostituirsi a noi sui mercati e nell’accaparrarsi fonti energetiche e imporci politici proni alle loro trame. Una cosa sola è certa di questo abbastanza scontato risultato elettorale. Tutti i partiti tradizionali sono stati sfiduciati dagli italiani. E’ dunque ora di riprendere un vero percorso di aggregazione democratica per tutte le forze che ancora credono nel futuro di questa nostra Nazione che non ne può più di vedere i suoi figli costretti ad emigrare o doverli mantenere perché un governo tecnico ha decretato che i nonni debbano lavorare al posto dei nipoti. Abbiamo bisogno, ora più che mai, di un governo autorevole e onesto che possa liberare l’Italia dal malaffare e della corruzione e che tenga a bada gli scomodi “soci” di una europa che sembra sempre più simile a quella dell’ottocento quando gli imperi tedeschi, inglesi e francesi spadroneggiavano su tutto e tutti.

Andrea Marrone

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