Italiani brava gente

20 Febbraio 2013: mentre i nostri Fucilieri di Marina rimangono prigionieri in India dove sono trattenuti illegalmente a seguito di false accuse e di un atto di pirateria internazionale da parte dello stato indiano del Kerala i nostri illustri politici sono troppo impiegati ad accusarsi a vicenda e a fare promesse da marinaio, e qui mi devo scusare con i marinai, agli italiani per occuparsi di questi due immensamente dignitosi Servitori dello Stato.

Come spesso faccio anche oggi constato che esistono due Italie, una è cialtrona, irriverente, menefreghista e fondamentalmente disonesta e l’altra, la vera Italia, quella che amo e che riverisco, è un Paese fondato sulla sacralità del lavoro e della famiglia, sul rispetto dei diritti di tutti, sulla solidarietà. lo spirito di sacrificio e la dedizione al bene comune.

Anche ieri, come altre volte, è arrivata la notizia che il nostro Contingente in Afghanistan ha donato alla popolazione di quello sfortunato paese quattro scuole e due ambulatori medici portando il numero delle scuole aperte dagli italiani in Afghanistan a ottanta mentre gli americani in Afghanistan hanno più che altro distribuito bombe e missili che hanno spesso colpito innocenti civili.

Ma noi italiani, come dice il titolo di un famoso film sulla guerra di Russia, siamo brava gente. Non tutti, la maggior parte comunque. Noi sappiamo donare, sappiamo amare e rispettare e sappiamo anche usare, ma usare con coscienza, oltre che con coraggio, le armi che portiamo per difendere il nostro paese e chiunque si affidi a noi per la sua sicurezza.

Guardate, per favore, il sorriso di queste bambine afghane che non diventeranno fondamentaliste islamiche, non metteranno bombe nelle stazioni delle metropolitane e questo perché hanno conosciuto l’umanità della cultura occidentale declinata all’italiana e questo grazie ai nostri militari che, in pace e in guerra, in Patria e all’estero sono portatori di valori e di una visione della vita permeata di tolleranza e moderazione.

Ecco perché qualcuno, per rispetto a quei militari, per riconoscenza verso il loro lavoro e il loro sacrificio, dovrebbe fare di tutto per andare in India, un paese che non ha nessuna considerazione dei diritti umani più elementari, e riportare a casa i nostri Fucilieri di Marina.

Andrea Marrone

 

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