Il Gran Rifiuto

12 febbraio 2013:

ieri è stato un giorno particolare e non solo per la nevicata, piuttosto modesta, che però ha visto scatenarsi una sorta di corsa all’allarmismo su tutto il territorio nazionale. Non solo perché, dopo aver distrutto la siderurgia italiana, attaccato l’ENI mettendo in serio pericolo le forniture energetiche al nostro sconquassato paese, la magistratura italiana ha eliminato dal mercato mondiale della Difesa Finmeccanica con grande gioia, credo, dei mercanti d’armi di tutto il mondo. E neppure perché i mascalzoni della Corea del Nord hanno provocato un terremoto testando un ordigno nucleare destinato a ulteriormente destabilizzare il mondo.

no, non per questi motivi e non solo per questi motivi.

Per la prima volta da seicento anni a questa parte un Pontefice ha fatto “Il Gran Rifiuto” che fece Celestino V e che Dante dichiarò aver fatto: “Per Viltà”.

Il nostro amato Papa, Benedetto XVI, non è un vile. Non è neppure malato come lo era anche l’amatissimo Giovanni Paolo II e il mondo si interroga sui motivi di questa scelta e una certa stampa alla ricerca vile di complotti indica dei dissidi, dei complotti in Vaticano. Scandali finanziari, Preti pedofili, oscure lotte di potere.

Tutta spazzatura che va ad aggiungersi alle maldicenze che da secoli vengano scagliate sulla Chiesa Cattolica, da duemila anni faro di civiltà nel mondo.

Io non farò commenti e rispetterò le ragioni intime di un gesto che ha enorme eco ma che è, prima di tutto, una decisione maturata in un uomo nella sua piena autonomia. Un uomo di immensa cultura e di immensa sensibilità che ha deciso di ritirarsi nella pace di un convento. Gli auguro che possa ottenere questo, pace e serenità per gli anni che verranno.

Grazie per il tuo pontificato Benedetto XVI, pregheremo tutti perché il tuo successore sia, come lo sei stato tu, illuminato dalla Grazia Divina

Andrea Marrone

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