Nave senza nocchiero in gran tempesta

23 gennaio 2013:

…nave senza nocchiero in gran tempesta…Dante è sempre attuale. Nell’ultimo anno sono morte centomila azienda, una al minuto. E’ salita alle stelle la disoccupazione, specialmente quella giovanile, aumentata a dismisura la povertà, calato l’indice che misura la felicità nei paesi secondo parametri non sempre chiari, primo paese al mondo per la felicità diffusa è la Danimarca, sono aumentate le tasse, la benzina, le utenze, perfino le multe mentre è diminuito quello che abbiamo in tasca. Abbiamo però un altro grande scandalo bancario e proprio di una banca a cui il governo degli incompeTecnici ha appena elargito una grossa somma dei nostri soldi per permettergli di far quadrare i conti. Loro li fanno quadrare e gli italiani hanno difficoltà a fare la spesa.

Eppure la nave senza nocchiero naviga ancora sia pure con gravi falle nello scafo. Fabrizio Corona è stato acciuffato in Portogallo e ora, tra le lacrime, capirà che non si può sfottere una nazione intera per anni e sperare di cavarsela, nuovi gruppi politici nascono dalla disgregazione del PDL, gruppi che propugnano una visione più equa dello stato sociale e una aderenza ai principi di giustizia più rigorosa e gli italiani, grande popolo, stringono la cinghia e si rimboccano le maniche.

L’unica nota stonata è che quelli che hanno massacrato l’Italia o per incompetenza, o incompetecnica oppure per calcolo politico o per i loro sporchi interessi economici si fanno ancora spavaldamente avanti a chiedere, senza vergogna, il voto degli italiani.

Purtroppo il sistema elettorale che tutti volevano cambiare ma che nessuno si è sognato di cambiare favorisce i soliti volti noti e impedisce di fatto un sano ricambio non tanto generazionale ma di persone e quindi il risultato delle elezioni sarà, probabilmente un governo ancora pieno di spudorati mentitori che, per fortuna, durerà poco visto che chi pare non potrà vincere le elezioni farà di tutto per minare le basi del prossimo governo.

Un nuovo gioco al massacro che massacra solo l’Italia, fino a che, naturalmente, l’Italia non dirà basta.

Andrea Marrone

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