La strage dei cristiani in Nigeria

26 dicembre 2012:

Oramai non fa più neppure notizia il tradizionale massacro di cristiani della notte di Natale in Nigeria. I fondamentalisti islamici hanno la perfidia di attaccare i fedeli inermi proprio durante la Messa della notte che celebra la nascita di Gesù, nato per la redenzione del genere umano e per portare la pace in terra.

La demenziale televisione, sia essa di stato che privata, non ha alterato di un millimetro la programmazione dei consueti programmi di intrattenimento privi di qualsiasi connotato culturale o religioso e ha dato alla notizia solo lo scarso spazio di una notizia marginale nei telegiornali.

Bisogna riflettere su questa nostra insensibilità, sulla incapacità dell’Italia e dell’Europa di ergersi a difesa non tanto del cristianesimo, che pure sarebbe una cosa doverosa, ma della libertà di culto che noi, generosamente e anche esageratamente, concediamo a tutti ma che non pretendiamo per i cristiani nel mondo.

Mentre noi togliamo i crocifissi dalle aule dei tribunali e dalle scuole nel mondo le Chiese cristiane vengono bruciate, i preti e i fedeli uccisi, i cristiani perseguitati con grandissimo zelo dagli islamici, con altrettanto slancio dagli indù, a torto ritenuti pacifici e in massimo grado dai regimi tardo-comunisti che applicano la loro ideologia atea.

Il Natale è passato ma non passeranno le persecuzioni, chiediamo tutti, con forza, al governo che verrà a sostituire questo ultimo governo fantoccio impostoci dalla speculazione internazionale, di pronunciarsi con forza contro la mattanza dei cristiani invece di trincerarsi dietro uno squallido richiamo alla laicità dello Stato.

Andrea Marrone

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