Convocato alla Farnesina l’ambasciatore indiano

14 dicembre 2012:

L’ambasciatore dell’India, paese con cui alcuni gruppi industriali italiani o ex italiani di casa nostra hanno degli importanti rapporti d’affari e che viene ripetutamente indicato come paese amico, tale Debrabata Saha, è stato convocato alla Farnesina per ricevere, si suppone, a parte il the e i pasticcini per gli auguri di Buon Natale, anche “il profondo sconcerto e preoccupazione” dell’Italia per l’indegno e criminale balletto di ritardi e ferie (manco fosse un tribunale italiano) che sta dilatando i tempi del rapimento e della tenuta in ostaggio dei nostri due Fucilieri di Marina, servitori dello Stato che hanno dimostrato in ogni occasione la loro tempra di Uomini d’Onore.

Non altrettanto si può dire dei balbettamenti della Farnesina che fino a oggi non ha fatto altro che esprimere a voce sconcerto e preoccupazione ma che non ha fatto nessun passo deciso per intervenire in quello che è un continuato schiaffo alla dignità del nostro paese.

Dopo aver sbandierato che per Natale i nostri due uomini sarebbero tornati a casa e non aver fatto nulla per ottenere la loro liberazione adesso che il Natale si sta avvicinando nei corridoi ben riscaldati e confortevoli del Ministero degli Esteri si sta diffondendo un certo nervosismo e così il Ministro Terzi ha sentito acutamente il bisogno di esprimere un forte e roboante belato nei confronti dello stato “amico” dell’India.

A questo punto Terzi potrebbe anche confidare nella bontà della profezia dei Maya e sperare che il mondo non arrivi a Natale in maniera che la sua gestione di questa faccenda vergognosa non abbia a soffrire un ennesimo smacco.

Intanto La Torre e Girone rimangono confinati in uno squallido paesucolo del terzo mondo colpevoli solamente di essere Servitori di uno Stato che non sa salvaguardare i suoi funzionari e cittadini.

Andrea Marrone

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