Cupio Dissolvi

17 luglio 2012: Forse siamo arrivati alla frutta. una magistratura con deliri di onnipotenza spia le telefonate della massima carica dello Stato. Il Presidente della Repubblica che è anche Capo Supremo delle Forze Armate e della stessa Magistratura. Lo Spread, indifferente alle trovate propagandistiche dei tecnici del “salvaItalia” galoppa senza freni, la speculazione internazionale ci vede vittime inermi, l’ISTAT rivela che otto milioni, ripeto per chiarezza, otto milioni di italiani sono poveri. Però i tecnici a cui ci siamo affidati legati mani e piedi hanno avuto una nuova, fantastica pensata: Accorpiamo i giorni festivi e così aumenta il PIL. Certo che abbiamo delle grandi menti al governo dei tecnici! Infatti abbiamo una disoccupazione altissima che, nei giovani sotto i trent’anni, assume i connotati di una tragedia visto che uno su tre non ha lavoro e, viste le politiche in atto, neppure ha la speranza di averne mai uno.

In sostanza facciamo lavorare di più chi lavora, non sia mai che ne facciamo assumere altri per abbassare la disoccupazione e mitigare la povertà che la cura da cavallo che stiamo subendo ci sta imponendo. Ma questo, in fin dei conti, è un proseguimento dell’altra splendida trovata dell’innalzamento dell’età pensionabile. ma sì, lasciamo che gli italiani che hanno un lavoro lavorino fino alla fine naturale della vita, o a quella innaturale. Non importa che lavorino i nonni e non i nipoti, importa solo che i conti pareggino.

Ma possono pareggiare i conti con certi metodi? Si può sanare il bilancio quando la spesa dello Stato, pur sotto il governo dei tecnici, aumenta mentre l’economia frana miseramente spinta verso il basso da una fiscalità di inaudita rapacità. Lo Stato sembra un secchio bucato dove non importa quanta acqua ci si versa visto che, alla fine, è sempre vuoto.

Vorrei chiedere a qualcuno che se ne intende di economia se il mio criterio di non spendere se non ho soldi in tasca non potrebbe essere applicato anche, pur con qualche correttivo, allo Stato. Auto blu? Basta! Privilegi ai politici? Basta! Soldi ai partiti? Basta! Finanziamenti a finti giornali, film senza altro scopo che quello di essere finanziati, progetti fantasiosi di università sovvenzionate, viaggi di lavoro di delegazioni regionali, pranzi, cene, festini? Ma basta!

In tutto questo florilegio di termini stranieri che coprono la mancanza di idee nostrana come Austerity, Spending Review, Authority e panzane varie vorrei vederne una italianissima: RISPARMIO.

Caro Stato italiano, a cui voglio bene perché l’Italia è la mia Patria e quindi la mia casa, la mia famiglia, il mio territorio, cerca di risparmiare e non spremermi come un limone perché oramai non c’è più nessun succo da spremere e la buccia, alla fine, è amara.

Andrea Marrone

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Commenti

1 commento

  1. Egregio Direttore,

    Condivido il suo pensiero, non bisogna essere dei tecnici o laureati in Economia alla Bocconi per comprendere tutto questo. No, non bisogna essere degli economi.
    Adesso ci stanno facendo raccogliere le firme per chiedere un Referendum per tagliare un po di costi della politica , notizia tenuta fino a pochi giorni fa ben nascosta. Ancora un Referendum? Ancora altri soldi spesi?
    Avrebbero potuto e dovuto farlo da soli, ma a loro serve un referendum popolare per fare tutto questo.
    Che senso avrebbe?? Tanto una volta fatta la legge viene fatto anche l’inganno!! Zitti zitti come tante altre volte troverebbero il modo di fregarci. Il problema è uno solo bisognerebbe cambiargli testa e mentalità ma non solo ai politici anche a tanta bella gente che ruota attorno a loro.

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