Fonte: tvpworld.com
La NATO è pronta ad affrontare qualsiasi situazione in Kosovo nel caso in cui atti di violenza paragonabili a eventi recenti minaccino la pace, secondo il generale di Divisione Angelo Michele Ristuccia, comandante della NATO a Pristina.
Durante la conferenza con i giornalisti dalla sua sede alla periferia della città di Pristina, Ristuccia ha valutato che la situazione in Kosovo è ancora molto tesa, nonostante la relativa calma degli ultimi giorni.
“Non c’è una soluzione militare in questo momento perché l’unico modo per risolvere questa situazione è una decisione politica che si basi sulla volontà di entrambe le parti di normalizzare le loro relazioni. Ma prima bisogna ridurre l’escalation“, ha detto durante la conferenza. “Siamo qui per evitare che la situazione peggiori e per disinnescare le tensioni che salgano. Quindi, l’unica cosa che posso dire è invitare entrambe le parti a prendere tutte le misure necessarie per ridurre la situazione di tensione. Tutte le persone in Kosovo, indipendentemente dalla loro religione, dal loro background etnico, dalla loro cultura, non hanno bisogno che la situazione si deteriori ulteriormente”.
Mentre difendevano tre municipi nel nord del Kosovo, circa 30 soldati di mantenimento della pace della NATO sono rimasti feriti in scontri con manifestanti serbi alla fine di maggio. Cinquantadue manifestanti sono rimasti feriti.
La NATO, che ha presidiato il Kosovo dalla fine della guerra nel 1999, ha deciso di schierare altri 700 soldati e di mettere in allerta un altro battaglione, portando la sua forza a circa 4.511.
Il nord del Kosovo, abitato principalmente da etnia serba, ha visto le peggiori tensioni da quando il paese ha dichiarato l’indipendenza dalla Serbia nel 2008.
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