TACTICAL LEADERSHIP PROGRAMME (TLP) FLYING COURSE 4/18 Amendola, 19 novembre – 14 dicembre 2018

3 Dicembre 2018: FONTE – Raffaele Fusilli/Stella d’Italia News


Testo Raffaele Fusilli

Foto AM, Raffaele Fusilli, Vito Del Vecchio

Il Tactical Leadership Programme (TLP), istituito nel 1979, nasce dall’esigenza delle Forze Aeree europee e NATO di cooperare efficacemente e rappresenta oggi il focal point nel settore dell’addestramento tattico congiunto e nello sviluppo della leadership, peculiarità essenziali per affrontare le sfide poste dai moderni scenari operativi.
Il programma, cui aderiscono attualmente 10 nazioni (Belgio, Danimarca, Francia, Germania, Grecia, Italia, Paesi Bassi, Spagna, Gran Bretagna e Stati Uniti), prevede quattro Flying Course annuali, di norma tenuti presso la base spagnola di Albacete, con l’obiettivo di qualificare equipaggi delle linee aerotattiche quali Mission Commander nell’ambito di complesse Combined Air Operations (COMAO) che prevedono l’interazione di forze aeronavali e terrestri in realistici scenari riconducibili a moderni contesti operativi internazionali.
Il TLP è anche ente di riferimento nel settore dottrinale in tema di leadership aerotattica, curando redazione ed aggiornamento di direttive, in supporto a diverse agenzie NATO ed a varie forze aeree.
Questa sessione, ospitata ad Amendola (FG) sede del 32° Stormo dell’Aeronautica Militare cui appartengono gli F-35 (alla loro prima partecipazione), costituisce un ulteriore tassello nella transizione verso sistemi d’arma e tecnologie caratteristiche di velivoli di 5ª Generazione, in un ambito ad elevata connotazione internazionale ed interforze.
La contestuale partecipazione di velivoli di 4ª e 5ª Generazione ha costituito infatti la peculiarità di questo Flying Course, un’occasione unica non solo per favorire la standardizzazione di tattiche, tecniche e procedure, ma soprattutto per esercitare l’interoperabilità tra sistemi diversi, anche non omogenei, ossia la capacità di un sistema di cooperare, scambiare o riutilizzare informazioni o servizi prodotti da altri.
Da sottolineare, tra l’altro, l’importante primato conseguito dall’Aeronautica Militare (prima forza aerea in Europa nel raggiungere tale traguardo)  avendo l’F-35 ottenuto la Initial Operational Capability (IOC) nel corso del 4° Flying Course TLP.

Assetti AM:

• 2 F-35 (blue);
• 2 F-2000 (blue a/g);
• 2 F-2000 (blue a/a);
• 2 F-2000 (red a/a);
• 2 T-346A (red a/a);
• 1 G-550 CAEW;
• 1 KC-767A;
• 1 P-72°
• 2 HH-101A (solo per specifiche missioni);
• 1 HH-212 (solo per specifiche missioni);
• 1 RPAS (MQ-1C oppure MQ-9A, in base alla disponibilità);
• 1 sistema SIRIUS;
• 1 Joint Terminal Attack Controller (JTAC) team.

Assetti multinazionali:

• 8 F-15C USAFE;
• 6 F-2000 Luftwaffe;
• 2 Tornado ECR Luftwaffe;
• 6 F-16 BAF;
• 2 F-16 KLu.

Alle attività hanno preso parte anche 2 AV-8B ed unità navali della MM.
Tutti i velivoli, ad eccezione del KC-767A operante direttamente da Pratica di Mare e dell’ HH-212 ridislocato a Gioia del Colle, decollavano da Amendola; dalla NAEW FOB di Trapani ha operato l’E-3A (AWACS).
Area di lavoro il mar Ionio come da specifico Airspace Combat Order (ACO).
Gli assetti navali, il sistema mobile di comando e controllo IT-DARS, il sistema Surface Based Air Defence (SBAD) SIRIUS ed il personale specializzato Joint Terminal Attack Controller (JTAC) sono stati disposti in base a scenari elaborati dal TLP Staff.
Coinvolti quasi 300 militari italiani ed oltre 600 stranieri.

Gli F-35 italiani ottengono la capacita operativa reale

“È un giorno importante – ha dichiarato il Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica, Generale Alberto Rosso – con il conseguimento della Initial Operational Capability (IOC) dei nostri F-35 siamo in grado di esprimere, primi in Europa, una capacità operativa reale con una macchina di quinta generazione, che vuol dire la capacità di un sistema costituito da più velivoli, da equipaggi addestrati ad impiegarli, da supporto manutentivo e logistico sostenibile nel tempo.
Dobbiamo essere orgogliosi di questo traguardo, raggiunto grazie al lavoro di chi ci ha preceduto e di chi ogni giorno – con impegno, cuore e passione – ha permesso di raggiungere risultati incredibili, addirittura in anticipo rispetto a quanto previsto”.
“Un giorno importante – ha aggiunto Rosso – anche per il significato di questo Corso TLP, che rappresenta la prima concreta integrazione tra sistemi d’arma di 4a e 5a generazione e un’importante opportunità per crescere e sviluppare insieme ad altre nazioni le capacità essenziali che il potere aero-spaziale deve essere in grado di esprimere a livello internazionale.
Amendola è oggi un’eccellenza per la Difesa e per il Sistema Paese in quanto racchiude una serie di capacità di proiezione verso il futuro uniche in Europa.
Questo Stormo rappresenta al meglio il salto generazionale che stiamo vivendo, in cui il fattore determinante è l’integrazione tra tecnologia ed elemento umano, sia in ambito addestrativo che operativo”.
L’F-35 è un velivolo concepito per affrontare diverse tipologie di operazioni aeree, in grado di ricevere e ridistribuire un flusso straordinario di dati essenziali per conseguire l’information superiority, elemento fondamentale delle moderne operazioni complesse.
Dopo l’arrivo del primo esemplare al 32° Stormo, avvenuto il 12 dicembre 2016, l’Aeronautica Militare ha avviato un serrato programma per il raggiungimento della capacità operativa della piattaforma di 5a generazione attraverso diverse tappe.
Dal primo volo su cielo campo di Amendola avvenuto l’11 gennaio 2017, si è passati – dopo solo un mese – al primo volo su un altro aeroporto militare. Nell’ottobre dello stesso anno, con la partecipazione alla più importante esercitazione nazionale interforze dell’anno “Vega 2017”, l’F-35 ha operato al fianco degli assetti delle Forze Armate, fornendo un contributo di assoluto rilievo che ha permesso di apprezzare le straordinarie potenzialità operative che il velivolo è in grado di offrire.
La successiva integrazione con tutti i sistemi di comando e controllo nazionale e NATO, nonché con tutti gli altri sistemi d’arma e l’ulteriore inserimento dell’assetto all’interno del dispositivo di allarme per la Difesa Aerea dello spazio aereo nazionale sono alcuni dei più importanti obiettivi raggiunti.
A completare la rosa delle capacità operative offerte dal velivolo sono state effettuate attività di addestramento presso il poligono di guerra elettronica di Polygone, in Germania, e la campagna addestrativa per impiego aria/suolo in campo nazionale.
La partecipazione al TLP, elemento fondamentale della NATO nel settore dell’addestramento tattico congiunto delle forze aeree alleate, rappresenta un rilevantissimo traguardo conseguito nel processo di integrazione dell’F-35 nel contesto operativo internazionale nell’ambito delle operazioni aeree complesse.
Tutte attività che testimoniano le eccezionali potenzialità e l’adattabilità ai contesti più diversi dell’F-35, un caccia che di fatto può essere definito omni-ruolo, ovvero in grado di esprimere simultaneamente numerose capacità operative, ponendolo come assetto strategico per la Difesa ed indispensabile nella conduzione delle moderne operazioni.
L’impiego del velivolo rappresenta, inoltre, un amplificatore di capacità per tutti gli altri sistemi d’arma disponibili nell’ambito Difesa e di coalizione che, lavorando in sinergia con un velivolo di quinta generazione, acquisiscono una rinnovata attualità, elevando le proprie potenzialità operative.

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