MARINA MILITARE: UN INTENSO 2017

29 Dicembre 2017: FONTE – Marina Militare –

Volge al termine il 2017, un anno intenso che ha visto il personale e i mezzi della Marina Militare operare senza soluzione di continuità dal Mar Artico all’Antartide, in Mar Mediterraneo come negli oceani, a tutela degli interessi nazionali e per rappresentare al meglio il made in Italy nel mondo.

Il 2017 ha visto la Fregata Europea Multi Missione Carabiniere navigare fino al sud est asiatico e all’Australia, al fine di assicurare presenza e sorveglianza marittima, rafforzare le attività di cooperazione già in corso con gli alleati trans-regionali e avviare nuove relazioni con potenziali partner.

Da un emisfero all’altro, dopo quasi 90 anni, la Marina Militare è tornata in Artide con la “Campagna High North 17” coordinata dall’Istituto Idrografico a bordo di Nave Alliance, per una missione di ricerca scientifica in mare, ponendosi quale elemento di riferimento e traino per lo studio dei fenomeni nelle aree polari, in sinergia con le migliori risorse scientifiche nazionali.

Attività di ricerca è stata svolta anche dall’Unità Tecnica Antartide dell’ENEA (UTA) che ha affidato ai Palombari del COMSUBIN il coordinamento delle operazioni subacquee svolte dalla spedizione italiana, inclusa la gestione della camera iperbarica presente nella base italiana “Mario Zucchelli”. Si tratta degli stessi palombari che, nel corso dell’anno, hanno somministrato trattamenti di ossigenoterapia iperbarica, in collaborazione con le ASL locali, a pazienti spesso in pericolo di vita, e che hanno bonificato circa 22000 ordigni esplosivi residuati bellici rinvenuti nelle acque dei mari, dei fiumi e dei laghi italiani. Di ordigni residuati bellici si sono occupate anche le Unità di contromisure mine. In particolare durante le attività addestrative condotte nel Golfo di Cagliari sono state ritrovate e neutralizzate numerose mine e proiettili di artiglieria risalenti alla Seconda Guerra Mondiale.

Le Navi scuola della Marina Militare hanno svolto le campagne d’istruzione estive a favore del personale in formazione. In particolare, Nave Vespucci è tornata dopo 17 anni in Nord America in occasione delle celebrazioni per il 150esimo anniversario della confederazione canadese, che hanno visto la presenza a bordo, oltre che di decine di migliaia di visitatori, del Capo dello Stato, Sergio Mattarella.

Un anno, il 2017, che ha visto la Marina Militare continuare ad assicurare i più tradizionali compiti istituzionali con un diuturno impegno operativo sia in ambito nazionale che nell’ambito delle organizzazioni internazionali di riferimento. Dal 2015 è infatti attiva nel Mediterraneo centrale l’Operazione Mare Sicuro, con un dispositivo aeronavale che assicura le attività di presenza, sorveglianza e sicurezza marittima a tutela degli interessi nazionali. In più occasioni durante l’anno le unità della Marina sono intervenute prontamente anche a protezione dei pescherecci italiani dimostrandosi uno strumento efficace per la protezione delle attività produttive nazionali, in piena collaborazione con le autorità dei Paesi rivieraschi.

Nell’ambito delle missioni militari dell’Unione Europea la Marina Militare ha partecipato costantemente con una unità navale all’operazione a guida italiana Eunavfor Med Sofia nel Mediterraneo, mentre per 6 mesi la Fregata Europea Multi Missione (FREMM) Virginio Fasan ha assunto il ruolo di Flag Ship dell’operazione “EUNAVFOR Atalanta“, che opera tra il Mar Rosso e  l’Oceano Indiano per garantisce la presenza, sorveglianza e la polizia in alto mare per il contrasto del fenomeno della pirateria – che non può dirsi debellata, come recenti eventi accaduti nell’area dimostrano.

Nel corso del 2017 sono rese disponibili alla NATO sia Nave Aviere che Nave Doria per le esigenze dell’Operazione marittima denominata “Sea Guardian”, che ha lo scopo di incrementare il coordinamento tra l’attività dell’Alleanza e quelle dell’Unione europea, al fine di migliorare la difesa e la sicurezza collettiva assicurando maggiori sinergie e sfruttando le peculiarità di ciascuna organizzazione.

Un anno, quello che sta volgendo al termine, votato, come sempre, da parte della Marina Militare al supporto verso la collettività e la solidarietà.

L’aviazione navale ha partecipato, come di consueto, alla campagna antincendi boschivi, mentre i fucilieri della Brigata Marina San Marco hanno preso parte alle operazioni di controllo del territorio e di messa in sicurezza degli edifici nelle aree del centro Italia colpite dal sisma e dal mal tempo. Anche gli allievi della prima classe dell’Accademia Navale di Livorno sono scesi in campo a fianco delle varie Istituzioni contribuendo ad alleviare il disagio della popolazione durante la tragica alluvione che ha colpito la città labronica a settembre.

Oltre alle varie attività presso il COMSUBIN a favore di subacquei speciali (bambini o disabili), come avviene ormai da 10 anni, Nave ITALIA ha condotto la sua campagna di solidarietà 2017 “a gonfie vele” con la Fondazione Tender To Nave Italia Onlus che ha regalato a persone con disagio sociale o portatori di disabilità psicofisiche un’esperienza stimolante di vita a bordo di una nave a vela, inquadrata in specifici percorsi terapeutici.

Il classico concerto della Banda della MM all’Auditorium Parco della Musica è stato dedicato nuovamente alla Fondazione Telethon, che ha raccolto fondi grazie alla consueta capillare distribuzione dei cuori di cioccolato per favorire la ricerca sulle malattie genetiche infantili.

La perdurante collaborazione con Fondazione Rava, ha poi permesso di raccogliere fondi per la costruzione di una scuola per i sfortunati bimbi delle zone terremotate di Norcia.

Inoltre, sono continuati, con Operation Smile, i weekend clinic a bordo delle unità della Marina Militare, che hanno permesso a numerosi bambini, nati con serie malformazioni, di poter finalmente sorridere.

Un anno che ha visto la Marina Militare impegnata assiduamente anche nel campo della diplomazia navale e della cooperazione internazionale. Oltre alle citate campagne addestrative, nel 2017 si è tenuto, presso l’Arsenale di Venezia, l’11° Regional Seapower Symposium, un forum marittimo internazionale cui hanno partecipato i rappresentanti delle Marine Militari di circa 50 Paesi e di 11 organizzazioni internazionali. Il Simposio è stato una eccellente opportunità di confronto, scambio diretto di idee, di ricerca di accordi in materia marittima e navale e ha costituito uno strumento ideale di approfondimento delle reciproche conoscenze tra tutti gli attori, istituzionali e non, che condividono con la Marina Militare, sfide ed interessi comuni.

Il 2018 si apre con circa 1800 uomini e donne della Marina Militare impegnati in mare in diverse missioni, operazioni, attività e con il calendario storico della Marina Militare “Ricordare il Passato – Costruire il Futuro”: un tributo all’epica impresa di Premuda del 10 giugno 1918 da parte di Luigi Rizzo e, con essa, al centenario della fine della Grande Guerra. Attraverso un parallelismo tra le foto della Marina di ieri e di oggi viene testimoniato l’immutato senso del dovere, della professionalità e abilità specialistiche che il personale della Forza Armata esprime ogni giorno al servizio del Paese.

Quelle ricordate rappresentano solo una piccola porzione delle attività condotte dalla Marina Militare nel 2017 grazie al proprio personale, uomini e donne, che, anche durante questi giorni di festa, operano, sopra e sotto il mare, in terra e in cielo, in Italia e all’estero, con professionalità, a salvaguardia della sicurezza nazionale, a supporto della collettività, con spirito di sacrificio, abnegazione, efficacia e senza clamori, oggi come cento anni fa, perché “Noi Siamo La Marina”.

Buon 2018.

APPROFONDIMENTI 

Campagna Sud Est Asiatico Nave Carabiniere

Dal porto di La Spezia con rotta verso il Sud Est Asiatico e in Australia, la campagna della Fregata Europea Multi Missione (FREMM) Carabiniere ha avuto il fine di assicurare presenza, sorveglianza marittima, rafforzare le attività di cooperazione già in corso con alcuni alleati trans-regionali e avviare relazioni con nuovi potenziali partner, nell’alveo dei compiti istituzionali affidati alla Forza Armata. La campagna ha toccato vari Paesi: Arabia Saudita, Australia, Indonesia, Malesia, Oman, Pakistan, Singapore e Sri Lanka. Nave Carabiniere è stata anche impegnata a svolgere attività addestrativa congiunta con le marine locali, oltre a condurre attività di dialogo e cooperazione nonché di Maritime Capacity Building, conferendo alla campagna un’importante valenza nel campo dell’assistenza e supporto umanitario. Nel corso del suo viaggio, come di consueto in occasioni del genere, nave Carabiniere ha promosso ad ampio spettro le eccellenze italiane, attraverso l’organizzazione di eventi sociali, culturali e di promozione dell’immagine dell’Italia in collaborazione con le rappresentanze diplomatiche nazionali nei Paesi oggetto di sosta.

Operazione Mare Sicuro

L’Operazione MARE SICURO rappresenta, con la MM, la risposta della Difesa alle disposizioni del Governo a seguito dell’aggravarsi della crisi libica. Dal 12 marzo 2015, è stato schierato in mare un Dispositivo aeronavale con la missione di svolgere, in applicazione della legislazione nazionale e accordi internazionali vigenti, attività di presenza, sorveglianza e sicurezza marittima nel Mediterraneo centrale.

Il compito dell’Operazione Mare Sicuro, alla luce dell`aggravarsi della minaccia terroristica, è quello di rafforzare quanto già in atto da parte delle unità della Marina Militare che operano nel Mediterraneo con un dispositivo aeronavale dislocato in modo baricentrico davanti alle coste della Libia per assicurare la tutela degli interessi nazionali, la protezione delle linee di comunicazione, delle navi commerciali in transito, delle fonti energetiche strategiche d’interesse nazionale e la sorveglianza delle formazioni jihadiste.

La presenza del dispositivo aeronavale in alto mare garantisce quindi un importante servizio per la collettività con un`adeguata cornice di sicurezza a tutti i mezzi navali dello Stato, e non, impegnati nelle attività di ricerca e soccorso.

 

EunavforMed

Il mandato principale della missione Sophia di EUNAFORMED è quello di intraprendere sforzi sistematici per identificare e fermare navi in sospette attività di traffico illecito di migranti, al fine di contribuire agli sforzi dell’UE per combattere ed eliminare il modello di business del traffico di esseri umani nel Mediterraneo centro-meridionale e prevenire l’ulteriore perdita di vite umane in mare.

Dal 7 ottobre 2015, come concordato dagli ambasciatori dell’UE in seno al Comitato di sicurezza del 28 settembre, l’operazione è passata alla fase 2 che comporta la ricerca e il sequestro in alto mare delle navi sospettate di essere utilizzate per il contrabbando di esseri umani.

Il mandato dell’operazione Sophia è stato rafforzato con l’aggiunta di due ulteriori compiti:

– formazione della Guardia Costiera e della Marina libica;

– contribuire all’attuazione dell’embargo sulle armi in alto mare al largo delle coste della Libia posto delle Nazioni Unite.

Sea Guardian

L’Operazione Sea Guardian è nata dopo il Summit di Varsavia del luglio 2016 con lo scopo di incrementare il coordinamento tra l’attività della NATO e quelle dell’Unione Europea condotte con l’operazione Eunavformed Sophia nell’area mediterranea, al fine di migliorare la difesa europea e la sicurezza collettiva assicurando maggiori sinergie e sfruttando le peculiarità di ciascuna organizzazione.

Sea Guardian è una operazione altamente flessibile che è in grado di garantire un ampio spettro di compiti operativi di sicurezza marittima che includono la sorveglianza degli spazi marittimi di interesse (Maritime Situational Awareness) e il contrasto al terrorismo marittimo assicurando nel contempo la formazione a favore delle forze di sicurezza dei paesi rivieraschi (Maritime Security Capacity-Building). Oltre a queste attività l’Operazione può esercitare l’interdizione marittima, la tutela della libertà di navigazione, la protezione delle infrastrutture marittime sensibili e il contrasto alla proliferazione delle armi di distruzione di massa.

Dinamic Manta

La DYNAMIC MANTA 17 rappresenta la principale esercitazione della NATO nel Mediterraneo, dedicata all’addestramento anti sommergibile con l’obiettivo di affinare capacità e tecniche dei sommergibili e delle navi dell’Alleanza Atlantica. Scenari realistici ed eventi con difficoltà crescente caratterizzeranno i temi addestrativi per incrementare la capacità di combattimento in contesti operativi multinazionali.

Le navi in addestramento sono state supportate da 14 aerei da pattugliamento marittimo ed elicotteri di Canada, Francia, Germania, Inghilterra, Italia, Norvegia, Spagna, Turchia e Stati Uniti e hanno operato dalla base di Sigonella e da bordo delle navi.

Il numero di nazioni partecipanti all’esercitazione di quest’anno, è una dimostrazione dell’impegno della NATO per la sicurezza marittima, in particolare, per lo sviluppo di capacità nella lotta anti sommergibile.

High North

Tra i primi risultati conseguiti dalla campagna di geofisica marina “High North 17”, nel Mar Glaciale Artico a Sud/SudOvest delle isole Svalbard, ci sono:

– Il rilievo acustico ad alta risoluzione della batimorfologia e della natura e sedimentologia del fondale dell’INBIS Channel, ha evidenziato la presenza di strutture glaciali e canyon originate dalle acque di scioglimento (melt water) dell’ultimo massimo glaciale;

– L’evidenza della presenza di masse d’acqua con diverse caratteristiche fisiche e geo-bio-chimiche, tra cui l’acqua molto densa e lenta che identifica particolari habitat ed idrodinamiche associate di elevata rilevanza ambientale.

La grande mole di dati idrografici ed oceanografici raccolti da tutti gli enti e centri di ricerca nazionali partecipanti alla spedizione sarà elaborata e presentata ufficialmente nel corso dei prossimi mesi.

L’attività condotta da nave Alliance rappresenta dunque un importante valore aggiunto nella raccolta di utili elementi di valutazione in molteplici settori, non ultimo quello climatico.

La Marina Militare, con l’ausilio di piattaforme e strumenti per la ricerca in ambito marino dell’Istituto Idrografico della Marina, contribuisce quindi a migliorare la conoscenza sulle evoluzioni di quell’ambiente marino per meglio garantire la sicurezza e il libero utilizzo delle risorse.

Antartide

Le Forze Armate partecipano esclusivamente alle attività delle campagne estive, che si protraggono da ottobre a febbraio, cioè nel periodo che coincide con l’estate antartica, in cui sussistono condizioni climatiche molto complesse ma meno proibitive rispetto al resto dell’anno. Presso la Stazione costiera italiana Mario Zucchelli, si registrano infatti, temperature medie tra 0° C e -35° C ed è necessario adattarsi a 24 ore di luce al giorno per tutto il periodo.

In vista della 33^ Spedizione, i partecipanti hanno dovuto seguire un corso teorico-pratico di una settimana presso il Centro ENEA del Brasimone (BO), e un’altra settimana di adattamento per la sopravvivenza in ambiente montano, sul Monte Bianco con le guide alpine del Centro Addestramento Alpino dell’Esercito di Aosta.

Sin dalla Seconda Spedizione il personale della Marina Militare, attraverso l’Istituto Idrografico della Marina (I.I.M.) di Genova, esegue rilievi idrografici, in zone circostanti la Base Italiana, per contribuire alla realizzazione della Cartografia Nautica Antartica, in base alle indicazioni fornite dall’International Hydrographic Organization (IHO).

Atalanta

L’operazione Atalanta, decisa dal Consiglio Europeo nel novembre del 2008, è la prima operazione militare a carattere marittimo a guida europea, nata con l’obiettivo di prevenire e reprimere gli atti di pirateria nell’area del Corno d’Africa (Golfo di Aden e bacino Somalo) che continuano a rappresentare una minaccia per la libertà di navigazione del traffico mercantile e in particolare per il trasporto degli aiuti umanitari del World Food Programme.

Con la Council Joint Action 2008/251 del 10 novembre del 2008, l’UE ha istituito di fatto la prima operazione militare a carattere marittimo a guida europea: l’Operazione Atalanta . Essa è un importante tassello nella politica di difesa europea con l’obiettivo di: proteggere le navi del World Food Programme, dell’African Union Mission in Somalia (AMISOM) e altre unità vulnerabili; dissuadere e interrompere atti di pirateria e attacchi armati in mare; monitorare le attività di pesca al largo delle coste della Somalia; supportare le altre missioni dell’Unione Europea e le organizzazioni internazionali, operando per rafforzare la sicurezza marittima nella regione.

La Forza Navale Europea opera in una zona compresa tra il Mar Rosso, il Golfo di Aden e parte dell’Oceano Indiano, Isole Seychelles incluse (una zona di mare che per grandezza è paragonabile a tutto il Mar Mediterraneo).

Giornata della Marina Militare

La notte fra il 9 e il 10 giugno 1918 una sezione composta dai MAS “15” e “21” al comando del capitano di corvetta Luigi Rizzo lascia il porto di Ancona dirigendosi verso l’isola di Premuda per un normale rastrellamento allo scopo di accertare la presenza in zona di campi minati.

Durante le operazioni di perlustrazione, le unità intercettano la potente squadra navale austriaca composta di due corazzate, un cacciatorpediniere e sei torpediniere che, uscita dalla base nemica di Pola, sta dirigendo verso il canale di Otranto. Ha così origine una delle più brillanti azioni navali della Prima guerra mondiale, nel corso della quale, a conclusione di un attacco condotto con incredibile audacia e grande perizia, il comandante Rizzo silura e affonda la corazzata Santo Stefano.

A Premuda Rizzo risolse, senza saperlo, un problema ben più importante dell’affondamento di una singola nave, poiché l’impresa modificò profondamente l’attuazione di un piano politico e strategico che avrebbe portato le forze austriache, con ogni probabilità, a ottenere la supremazia navale in Adriatico e forse nel Mediterraneo.

I siluri di Luigi Rizzo, colpendo un’importante aliquota delle forze austriache e facendo crollare l’elemento sorpresa, troncarono l’impresa sul nascere, costringendo la flotta austriaca a rinunciare definitivamente all’ambizioso progetto. L’azione di Premuda convinse inoltre definitivamente gli alleati a lasciar cadere la questione riguardante l’istituzione dei comandi navali in Mediterraneo lasciando il totale controllo dell’Adriatico all’Italia.

Campagne d’istruzione

Le campagne d’istruzione di quest’anno hanno portato le navi della Marina Militare a toccare numerosi porti, nel Mediterraneo, in nord America, in oceano Atlantico, nel Mar Egeo e nel Mar Nero, dove gli equipaggi e i militari in formazione presenti a bordo hanno preso parte ai numerosi eventi culturali e promozionali, organizzati in collaborazione con le rappresentanze diplomatiche nazionali dei Paesi visitati, per portare l’eccellenza italiana ed il prestigio delle nostre Forze Armate all’estero.

Grande è stato il successo di pubblico soprattutto tra la comunità italiana all’estero che, salendo a bordo delle Unità Navali italiane, ha potuto respirare il “profumo di casa” e incontrare tra l’equipaggio i propri connazionali, conterranei, concittadini.

Infatti, sono stati circa 70.000 i visitatori che nel corso delle campagne hanno avuto modo di salire a bordo delle navi scuola della Marina Militare.

Le Campagne d’Istruzione a bordo delle Unità Navali, caratterizzate dalle continue esercitazioni, dall’applicazione dei principi di navigazione anche astronomica per la determinazione della posizione, dalle attività operative e dai ritmi incalzanti dei servizi di guardia, rappresentano un elemento cardine nella formazione del personale della Marina Militare e contribuiscono a trasferire quei valori fondanti che contraddistinguono gli uomini e le donne della Forza Armata quali l’amore per il mare, l’etica, la fedeltà, la disciplina e l’onore ma anche lo spirito di corpo, il fare squadra, il creare l’equipaggio.

Nave Italia

Fondazione Tender To Nave ITALIA è una Onlus costituita il 10 gennaio 2007 dalla Marina Militare e dallo Yacht Club Italiano. La Fondazione promuove la cultura del mare e della navigazione come strumenti di educazione, formazione, riabilitazione, inclusione sociale e terapia. I beneficiari sono associazioni non profit, onlus, scuole, ospedali, servizi sociali, aziende pubbliche o private che promuovano azioni inclusive verso i propri assistiti e le loro famiglie. Lo strumento principe di tale associazione è Nave ITALIA, il più grande brigantino a vela del mondo. Nave ITALIA è iscritta nel quadro del naviglio militare dal 19 marzo 2007 e l’equipaggio è formato da personale della Marina Militare. Il progetto Nave ITALIA rappresenta un modello unico e vincente di grande impegno e solidarietà civile, in cui la cultura del mare e della navigazione, di cui la Marina Militare è custode, diventano strumenti di educazione, formazione, riabilitazione, inclusione sociale e terapia.

Dall’inizio della campagna di navigazione 2017 ad oggi sono 16 le associazioni che sono salite a bordo di Nave ITALIA e oltre 300 le persone coinvolte nei progetti di recupero e inserimento sociale. La campagna di Nave Italia di quest’anno va anche ricordata per due avvenimenti unici: la visita del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella a bordo, svoltasi a Civitavecchia lo scorso 9 giugno in occasione della Giornata della Marina, e l’avvio di progetti internazionali, ovvero la collaborazione con l’Associazione Chance4Children che ha permesso l’imbarco di 14 bambini affetti da malattie oncologiche, provenienti dalla Repubblica Ceca.

Simposio

L’11° Regional Seapower Symposium si è confermato un’eccellente opportunità di confronto, scambio diretto di idee, di ricerca di accordi in materia marittima e navale e ha costituito uno strumento ideale di approfondimento delle reciproche conoscenze tra tutti gli attori, istituzionali e non, che condividono con la Marina Militare, sfide ed interessi comuni ed ha visto la partecipazione dei rappresentanti delle Marine Militari di circa 50 Paesi e di 11 organizzazioni internazionali.

Il meeting di quest’anno ha visto la partecipazione per la prima volta di Australia, Canada, Indonesia, Iran, Kuwait, Pakistan, Arabia Saudita e Sri Lanka e ha consentito di analizzare, secondo un approccio comprensivo e collaborativo, il ruolo delle Marine moderne all’interno dello scenario che caratterizza le aree marittime di interesse strategico per fornire risposte adeguate alle nuove sfide.

Protezione Civile

L’aviazione Navale della Marina Militare impegnata ogni anno nel supporto alla Campagna Anti Incendio Boschivo, denominata C.A.I.B., con la quale, insieme alle altre Forze Armate e alla Protezione Civile, mette a disposizione della collettività mezzi aerei e basi che, nel periodo da giugno a settembre, garantiscono giornalmente due equipaggi pronti al decollo in brevissimo tempo dall’ordine di missione.

Nelle aree colpite dal terremoto i Fucilieri della Brigata Marina San Marco hanno assicurato vicinanza e fornito adeguato supporto alle popolazioni attraverso specifici compiti nel campo logistico per la gestione di aree campali, per la distribuzione viveri e materiali, per la rimozione di macerie e per il contestuale censimento e controllo nelle aree più remote colpite dal sisma.

Comando delle forze di Contromisure Mine

Il Comando delle Forze di Contromisure Mine si occupa della gestione di diverse unità tra cacciamine, unità idrografiche e navi esperienza, dislocate su tutto il territorio nazionale ed impegnate in attività specialistiche e complementari.

Proprio in quest’ultimo ambito, Maricodrag, anche attraverso le unità dipendenti, è impegnato in molte collaborazioni con enti civili e militari sia a livello nazionale che internazionale come ad esempio:

–     Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo nell’ambito dell’accordo sulla conservazione dei beni archeologici subacquei;

–     Associazioni ambientaliste per la sensibilizzazione al rispetto del mare,

–     Università ed Istituti di ricerca per l’analisi, la cura e la salvaguardia del mare e delle sue profondità,

–     istituti internazionali e NATO come ad esempio il Centre for Maritime Research Experimentation (CMRE) per la ricerca scientifica e sviluppo tecnologico nel settore marittimo.

Concerto, Telethon, Rava e Calendario storico.

Al centro del consueto concerto della Banda MM all’auditorium Parco della Musica gli uomini e le donne della Forza Armata, con i loro familiari ed amici, la cui presenza ha contribuito a raccogliere fondi in favore della Fondazione Telethon che ha messo a disposizione i famosi “cuori di cioccolato” per finanziare i progetti di ricerca sulle malattie genetiche rare. La Marina Militare ci ha messo il “cuore” per non lasciare indietro nessuno e aiutare chi, ogni giorno, combatte la propria battaglia personale.

Durante la serata è stato presentato il calendario storico della Marina Militare per il 2018 dal titolo: “Ricordare il passato-Costruire il futuro”. Il calendario è dedicato alla Fondazione Francesca Rava – N.P.H. Italia Onlus, da molti anni al fianco della Marina Militare in numerosi progetti in aiuto ai bambini in condizioni di disagio. Il calendario è stato realizzato grazie alle foto storiche dell’archivio della Marina Militare e le foto d’autore di Fabrizio Villa, collegate tra loro da una sottile linea blu che unisce 100 anni di tradizioni, valori, storia e uomini al servizio della collettività.

TESTO  E FOTOGRAFIE DI PROPRIETA’ – MARINA MILITARE – ITALIAN NAVY –

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