Attentati con esplosivo a chiese, arrestati i colpevoli

20 Luglio 2016: FONTE -Legione Carabinieri Marche, Comando Prov.le di Ascoli Piceno-

Nella notte tra il 27 ed il 28 febbraio 2016 ignoti posizionavano e facevano detonare un ordigno esplosivo davanti all’ingresso dello stabile, adibito ad alloggio per sacerdoti, adiacente al Duomo di Fermo, causando lievi danni al portone.
Nella notte tra il 7 e l’8 marzo 2016 un ulteriore ordigno esplodeva nei pressi del portone di ingresso della canonica della chiesa San Tommaso di Canterbury di Lido San Tommaso di Fermo. Nell’occasione il portone in questione subiva gravi danni.
Nella notte tra il 12 ed il 13 aprile 2016 un nuovo ordigno veniva fatto detonare davanti al portone di ingresso della chiesa San Marco alle Paludi di Fermo causando seri danni alla porta stessa.
La mattina del 22 maggio 2016 il parroco della chiesa San Gabriele dell’Addolorata di Campiglione di Fermo rinveniva, nei pressi dell’ingresso della citata chiesa, un ordigno inesploso che veniva repertato ed inviato per le successive analisi al RIS di Roma.
L’attività investigativa svolta da quest’Arma, coordinata dalla Procura della Repubblica di Fermo, in  collaborazione con la Sezione Anticrimine Carabinieri (ROS) di Ancona,  portava ad attenzionare tale  P.M., classe 1972, sul conto del quale si raccoglievano gravi elementi indiziari che lo collocavano nei pressi della chiesa San Gabriele dell’Addolorata di Campiglione di Fermo, a bordo della propria autovettura, la notte che precedeva il rinvenimento  dell’ordigno inesploso.
Nel proseguo delle indagini, condotte anche con l’ausilio di sistemi di radiolocalizzazione ed intercettazioni telefoniche ed ambientali, si acclaravano le responsabilità del suddetto P.M. sia nel confezionamento che nella posa degli ordigni davanti ai portoni delle chiese, ed il coinvolgimento nei fatti in questione anche di un suo amico tale B.M. classe 1986.
Alla luce delle risultanze sopra descritte, in data 19 luglio 2016, La Procura della Repubblica di Fermo, concordando pienamente con gli esiti investigativi refertati da questo Comando, emetteva due provvedimenti di “fermo di indiziato di delitto” nei confronti di P.M e B.M Marco ritenuti entrambi responsabili di aver fabbricato, in concorso tra loro, senza licenza dell’autorità, ordigni esplosivi che venivano poi illegalmente portati in luogo pubblico e fatti esplodere al fine di incutere pubblico timore ed attentare alla sicurezza pubblica. La deflagrazione dei citati ordigni deteriorava gravemente i portoni di ingresso dei luoghi di culto.
I due fermati, dopo le formalità di rito, sono stati associati presso la casa circondariale di Ascoli Piceno a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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