Scacco matto con “Strade Sicure” alla Terra dei Fuochi in Campania

10 aprile 2014 – FONTE – 2° Comando delle Forze di Difesa –

Sono 100 gli uomini e le donne dell’Esercito impiegati, nell’operazione “Strade Sicure” in Campania che, hanno iniziato, in questi giorni, i pattugliamenti nell’area denominata “Terra dei fuochi”.

I settori d’intervento sono stati indicati dalle Prefetture di Napoli e Caserta ed assegnati al 19° Reggimento “Cavalleggeri Guide” di Salerno, della Brigata “Garibaldi”, già responsabile del Raggruppamento Campania per l’operazione “Strade Sicure”. I compiti assegnati sono quelli di pattugliare le aree individuate all’interno dei comuni che hanno sottoscritto il patto della “Terra dei fuochi” per prevenire e reprimere i reati ambientali, in particolare lo sversamento incontrollato di rifiuti ed i conseguenti roghi illegali.

I militari, appartenenti ai reparti della Brigata “Garibaldi”, sono giunti in rinforzo agli oltre 540 soldati del 19° Reggimento già impegnati sulle territorialità delle città di Napoli e Caserta per la lotta alla malavita e da oggi per completare il contingente a disposizione delle Prefetture contro i reati ambientali.

Le pattuglie dell’Esercito operano in stretta collaborazione con le forze di Polizia e sono coordinate dal 2° Comando delle Forze di Difesa (2°FOD) di San Giorgio a Cremano, Comando dell’Esercito che gestisce circa tremila uomini impegnati nell’operazione “Strade Sicure” nel centro-sud Italia.

 “Strade Sicure” è un progetto che si sviluppa su tutto il territorio nazionale, iniziato il 4 agosto 2008 e vede impegnati oltre 4000 militari dell’Esercito in concorso alle Forze di Polizia, da Chiomonte a Lampedusa, con compiti di vigilanza e sorveglianza agli obiettivi sensibili (porti, aeroporti, ambasciate ecc) e di contrasto alla criminalità nelle principali aree urbane del Paese.

 “Strade Sicure” è un progetto del Ministero della Difesa che viene vissuto dalla cittadinanza italiana in sordina perché l’uniforme del soldato fa sempre un effetto diverso da quello dell’operatore delle Forze dell’Ordine, ma sta dando ottimi risultati su tutto lo Stivale italiano.

 Nella Capitale, il personale militare impegnato su “Strade Sicure” è presente anche nelle stazioni ferroviarie che favoriscono lo scambio regionale (Toscana – Campania – Abruzzo ndr), dislocate in località periferiche ad alta concentrazione di insediamenti Rom, le cui comunità sono dedite al furto di rame, con il conseguente disagio per i pendolari che si spostano nella Capitale per lavoro.

La presenza dei soldati dell’Esercito, in questo periodo appartenenti al Corpo dei Bersaglieri, affiancati da militari dell’Arma Carabinieri, con il passare dei giorni, pur trovandosi a relazionarsi con pendolari altamente irritati per i disagi quotidiani dovuti al furto di rame, induce, comunque un sentimento di fiducia e di sicurezza, anche alla luce anche degli ultimi eventi di cronaca che hanno visto protagonisti giovani Volontari, che dettati dalla dedizione al lavoro sono prontamente intervenuti in più di qualche volta in opere di salvataggio e di supporto a quei cittadini che trovandosi in difficoltà sono stati “abbandonati” dagli stessi loro concittadini.

 Trovarsi in una grande città dall’apparente mentalità aperta, moderna ed accogliente, come può essere conosciuta Roma, subire un disagio o una violenza anche solo verbale ed essere “difesi” e supportati nel bisogno di sicurezza da personale che indossando un’uniforme si dedica agli altri, ebbene è motivo di sprono e di desiderio ad una vita più positiva in barba agli effetti devastanti della tanto paventata “crisi”.

Nel corso dei decenni si è stati abituati ad etichettare ed i pregiudizi hanno trovato la strada spianata. Vedere un giovane che fino a ieri andava a scuola con tuo figlio, che ha mangiato alla tua stessa tavola vestito da soldato e conoscendone le virtù morali, allora il pregiudizio sparisce e ti senti veramente fiducioso di quell’Istituzione dello Stato che, seppur sta effettuando un grande cambiamento organizzativo, è sempre una colonna portante della nostra Società.

 Annamaria Cicchetti

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