Nave San Marco, uno sbarco di solidarietà

10 Dicembre 2012 : FONTE – Marina Militare –

Nave San Marco, salpata alla volta dell’Oceano Indiano per partecipare quale unità flag ship alla missione antipirateria NATO Ocean Shield, il 7 dicembre è giunta nel porto di Gibuti.
Prima di iniziare la sua missione antipirateria, la nave d’assalto anfibio della nosta Marina, era attesa per un’altrettanto importante ‘operazione’: la consegna di aiuti umanitari e materiali ospedalieri, donati dall’associazione umanitaria Padana Onlus, alla popolazione di Gibuti.

Tra le numerose autorità italiane e internazionali, che hanno atteso nave San Marco per ricevere l’utile carico, una delegazione del Consolato Generale Italiano a Gibuti.
“Una goccia che potrebbe sembrare insignificante, in un mare di sofferenza ed estrema indigenza” queste le parole del Contrammiraglio Antonio Natale, Comandante della missione Ocean Shield (TF 508), durante le operazioni di consegna del materiale da parte di una delegazione della San Marco, che ha poi sottolineato come “è importante la perseveranza, come la goccia che riesce a scavare la pietra.

  

L’importantissima “operazione” umanitaria, ha fatto tappa anche all’ospedale di Balbala, dove il Dottor Madian Mohamed Said direttore del nosocomio, ha ricevuto medicinali e vaccini.

Infine la delegazione di nave San Marco, ha consegnato al Vescovo di Gibuti, Monsignor Giorgio Bertin, un carico di generi alimentari, vestiti e giocattoli, da destinare alla Caritas della città somala, grazie a una raccolta del personale della Marina Militare, organizzata dal Cappellano di bordo Don Adriano Scalini, prima della partenza di nave San Marco.

  

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