POGGIO DART 2023

Testo e foto Angelo Bottazzi

Dal punto di vista aeronautico, il 2023 è stato per noi un anno denso di soddisfazioniiniziando da eventi addestrativi quali TLP in Spagna e Steadfast Defender in Germania, proseguendo con i vari open/spotter day previsti nell’ambito del centenario AM, terminando con il NATO Tiger Meet a Gioia del Colle.

Ulteriore opportunità di dedicarci al nostro fantastico hobby è stato poi lo spotter day programmato per il giorno 13 nell’ambito dell’esercitazione Poggio Dart 2023, pianificata tra il 6 e il 15 dicembre sulla base di Istrana (presso Treviso) sede del 51° Stormo, i mitici Gatti Neri.

L’esercitazione, finalizzata a testare le capacità del DACCC (Deployable Air Command And Control Centre) di Poggio Renatico, prevedeva la partecipazione di 6 F-16 CG/DG del 31st Fighter Wing di Aviano e 3 F-4E del 111 Filo “Panterler” della THK stanziati ad Eskişehir rischierati ad Istrana nonché di vari assetti italiani quali F-35, EFA, Tornado AM ed AV-8B+ della MM provenienti dalle loro basi.

Chiesto ed ottenuto l’accredito resta l’incertezza relativa al meteo essendo il periodo estremamente instabile e perturbato, il bollettino (aggiornato ogni 6 ore) è scoraggiante: il 13 prevista pioggia.

L’esercitazione inizia, ma finestre di bel tempo non ce ne sono per cui il 12 sera decidiamo di restare a casa; saggia decisione, alla luce di quanto appreso da conoscenti, mezza giornata trascorsa in hangar, decolli abortiti e peggioramento nel pomeriggio, quando invece era prevista una interruzione della pioggia.

La sera del 13 la situazione sembra migliorare, è l’ultima occasione, prendere o lasciare; prendiamo, pur essendoci probabilità di trovare nuvole e nebbia.

Invece, nonostante la foschia ci abbia accompagnato per tutto il viaggio, a Istrana il meteo è perfetto; alle 9 però, quando gli aerei sono già pronti a partire, la fortuna ci abbandona, mentre ci dirigiamo verso testata pista 08 troviamo una fila infinita di auto e camion fermi a causa di un incidente che blocca la strada proprio all’intersezione dell’asse pista con la regionale.

Riusciamo in extremis ad infilarci in un percorso fangoso che ci porta quasi sotto la torre di controllo, ma siamo lontani, gli aerei staccano in fondo alla pista, vediamo i decolli ma foto niente.

Partono in sequenza tre F-16, tre EFA, (di cui uno non rientrerà atterrando probabilmente a Gioa del Colle od Amendola), due F-4; i decolli dei Phantom II sono impressionanti e fragorosi, il velivolo, malgrado l’età, esercita ancora un grande fascino e la colorazione special di entrambi ne aumenta l’appeal.

Il loro call sign è ovviamente Panther, ad Istrana ne sono presenti tre ma uno, quello con livrea standard, non volerà per tutta la giornata.

Siamo piuttosto depressi per la scarsa attività, ma la giornata che si sta rivelando splendida, i molti conoscenti presenti tra la tanta gente intorno alla base, ci incoraggiano; devono pur ritornare, inoltre, il fatto che siano partiti così presto ci fa presumere una seconda sortita.

Ci trasferiamo nei vigneti in testata pista 26, ottimo punto di osservazione e ripresa per gli atterraggi tanto è vero che gli spotter sono tutti li.

Poco prima delle 11 arriva il primo F-4, la tensione sale, non possiamo mancarlo, chissà se avremo un’altra occasione di vedere questo magnifico pezzo di storia dell’aviazione: è bellissimo, lo avevo già visto a Zeltweg nel 2022, ha una grande pantera nera sul muso e la deriva è tutta dedicata a questo mito volante vi sono infatti raffigurati Spooky, la pantera nera, il dragone, l’aquila e la bandiera turca.

L’altro esemplare è altrettanto interessante con una grande e lucida shark mouth sul muso, mentre sulla deriva, sullo sfondo rosso della bandiera turca, campeggiano una pantera nera, il profilo di Kemal Atatürk (fondatore e primo Presidente della Repubblica turca) nonchè l’emblema del centenario della Türk Hava Kuvvetleri che, come quello dell’AM, cade nel 2023.

A seguire atterrano i Viper, tutti “Buzzards” eccetto uno del “Triple Nickel”, seguiti dai due EFA che prima effettuano un touch and go.

Mentre stiamo per allontanarci arrivano tre F-16 da Aviano per un low approach, un pilota guarda con insistenza la folla radunatasi per l’evento, da notare che la metà dei velivoli americani ha la nuova colorazione grigio scuro.

Ora abbiamo una sosta, i bene informati ci avvisano che le attività riprenderanno verso le 14:30, ne approfittiamo per cercare un buon punto di ripresa perché temiamo che in testata pista saranno già troppo alti; lo troviamo seguendo la gente del posto, un bello spazio aperto, con buone possibilità di parcheggio, che permette di seguire la traiettoria dei decolli senza ostacoli arborei, a Istrana quasi sempre presenti: è la location ideale!

Alle 14 iniziano le start up, i due F-4, gli F-16, stavolta quattro, e due EFA cui leader è una donna; notevole il rischio bird strike stante la permanenza sul cielo campo di stormi piuttosto consistenti di volatili.

La posizione è davvero buona, riprendiamo tutti i decolli in modo ottimale, l’umore migliora anche perché il meteo è stabile e si vocifera di atterraggi previsti intorno alle 16, siamo nelle giornate più corte dell’anno, il tramonto è previsto intorno alle 16:25, la finestra è molto stretta e non abbiamo nessuna garanzia di successo, fondamentale che gli aerei siano ancora illuminati da un raggio di sole.

Nel vigneto siamo tutti in spasmodica attesa, nei giorni precedenti il maltempo non ha consentito scatti perfetti a nessuno, sono le 16, il sole è una palla rossa che proietta lunghe ombre sul terreno apprestandosi a scendere oltre l’orizzonte.

Ma ecco che le nostre speranze prendono corpo, alle 16:04 arrivano i Panthom e sono ovviamente tutti dorati, sono foto che solo la qualità dei sensori di ultima generazione permette con risultati accettabili ed impensabili fino a qualche anno fa.

Poco dopo arrivano i Vipers, mancano i due EFA, il sole ormai tocca l’orizzonte e noi siamo già in ombra, arrivano in coppia per un low approach, effettuano l’apertura e si ripresentano per un passaggio singolo ma non atterrano, si allontanano verso Montebelluna, quando verranno all’atterraggio la luce sarà scarsa.

Accendiamo il Flir perché adesso ci aspetta un lungo viaggio nella nebbia!

Il giorno dopo andiamo a Ghedi per riprendere la missione mattutina dei Tornado che, effettuando vari low approach e touch and go, rendono appagante la trasferta.

Ora finalmente ci attende un po di riposo!

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