Fonte: ynetnews.com
L’esercito segnala circa 2.000 disertori, prevalentemente coscritti, la cui assenza mina i valori di responsabilità e uguaglianza.
La scorsa settimana le forze di difesa israeliane hanno annunciato che applicheranno punizioni più severe contro i soldati assenti senza permesso durante la guerra a Gaza.
Attualmente ci sono circa 2.000 disertori dell’IDF e, a partire dal 1° dicembre, i controlli e le punizioni saranno intensificati per i soldati che non si presenteranno alle loro unità, due mesi dopo lo scoppio della guerra con Hamas a Gaza.
Si prevede che la punizione sarà da uno a tre giorni di carcere militare per ogni giorno di assenza, rispetto ai periodi di detenzione più brevi del passato. Attualmente, la maggior parte dei soldati disertori sono in servizio obbligatorio, e alcuni di essi sono scomparsi prima del 7 ottobre. Centinaia di soldati disertori fanno parte delle forze di riserva.
La decisione di inasprire il trattamento per i soldati assenti ingiustificati arriva dopo che l’IDF ha recentemente deciso di allentare le sanzioni per coloro che ritornano nelle loro unità per partecipare allo sforzo bellico.
Molti dei soldati assenti hanno approfittato di questa opportunità, ricongiungendosi alle loro unità, compresi alcuni agenti di combattimento. Si prevede che le accuse contro di loro verranno presentate dopo la guerra.
Molti soldati di riserva, che originariamente non facevano parte delle forze regolari dell’IDF, si sono offerti volontari per iniziativa personale per partecipare allo sforzo bellico.
Tuttavia, alcuni altri soldati sono ancora a casa in violazione della legge nel contesto della guerra in corso.
I militari hanno sottolineato che l’assenza dal servizio in tempo di guerra è particolarmente grave, e si riflette nelle gravi conseguenze, perché sconvolge i valori di responsabilità e uguaglianza, che sono particolarmente cruciali durante i tempi di guerra.