Fonte: the cradle – thecradle.co
Mentre la guerra contro Gaza entra nel suo secondo mese, due terzi dell’opinione pubblica israeliana affermano di volere che Netanyahu lasci l’incarico poiché ha rifiutato di assumersi la responsabilità del suo ruolo nella crisi.
I membri della Knesset hanno discusso il 13 novembre della potenziale destituzione del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu una volta terminata la guerra tra le fazioni della resistenza palestinese e Tel Aviv.
Channel 13, canale israeliano, riferisce che ministri e membri della Knesset del partito Likud di Netanyahu hanno discusso dell’impeachment del premier, affermando che se rimarrà nel partito e si terranno le elezioni, la maggior parte dei membri del partito darà un voto di sfiducia.
Un giornalista del canale di notizie ha detto che questa mozione contro Netanyahu include altri partiti che si sono riuniti con i membri del Likud per discutere i piani per la fine dell’invasione di terra dopo che l’ex capo della guerra Benny Gantz ha lasciato il gabinetto di guerra di emergenza.
Ciononostante, lunedì, persone vicine a Gantz hanno rivelato di aver rifiutato le richieste di sostituire Netanyahu, definendole “pura fantasia” e “nientemeno che pazze”.
Gli attuali sondaggi d’opinione mostrano che due terzi degli israeliani vogliono le elezioni una volta finita la guerra, poiché centinaia di migliaia di persone erano scese in piazza prima del 7 ottobre per esprimere insoddisfazione per il governo di Netanyahu.
La rabbia contro il primo ministro non ha fatto altro che aumentare quando il fronte guidato da Hamas ha lanciato l’operazione Al-Aqsa contro Israele, con grandi proteste a Tel Aviv che chiedevano al governo israeliano di recedere e di conformarsi alle richieste palestinesi in modo che i prigionieri israeliani in Gaza potessero essere liberati.
L’operazione Al-Aqsa Flood “ha distrutto la facciata” della sicurezza creata da “Mr. Sicurezza”, come ha scritto in Foreign Policy l’ex ambasciatore statunitense in Egitto e Israele Daniel C. Kurtzer .
Netanyahu ha cercato di ridurre le responsabilità diversi giorni fa incolpando i servizi segreti e i capi militari per i fallimenti in termini di sicurezza che hanno portato agli attacchi di Hamas. “La reazione rabbiosa avrebbe dovuto convincerlo che gli israeliani non lo lasceranno fuori dai guai”, ha scritto Kurtzer.
Scrivendo che la maggior parte degli israeliani si fida dei capi dell’esercito israeliano più che di Netanyahu, Kurtzer ha continuato dicendo che “avendo perso la sua aura di protettore di Israele, e avendo fallito finora nel definire gli obiettivi di guerra di Israele a Gaza oltre l’iperbole di distruggere Hamas, Netanyahu ora si aggrappa al potere per amore del potere stesso”.
Nella discussione di ieri alla Knesset non sarebbe la prima volta che viene menzionata l’impeachment dell’attuale primo ministro israeliano; fonti hanno recentemente riferito a Rolling Stone che Donald Trump, il favorito repubblicano in vista delle elezioni del prossimo anno negli Stati Uniti, ha avuto telefonate il mese scorso con diversi alleati e donatori repubblicani filo-israeliani che volevano il suo parere sulla situazione attuale.
“Trump ha espresso il suo forte desiderio che Netanyahu se ne vada prima che Trump possa tornare in carica nel 2025”, hanno detto le fonti alla rivista. “Trump ha detto che Netanyahu dovrebbe essere messo sotto accusa dal parlamento israeliano a causa dell’assalto”, parlando dell’operazione Al-Aqsa Flood da parte delle fazioni della resistenza palestinese.
Mentre la guerra si avvicina al suo 40 ° giorno l’esercito israeliano ha condotto una politica di terra bruciata sulla Striscia di Gaza, da un lato, per causare altrettanta distruzione al territorio controllato dai palestinesi, esponendo la tigre di carta che è l’esercito israeliano, e dall’altro, in modo che Netanyahu possa mantenere il suo posto di capo della nazione.
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