Fonte: the cradle – thecradle.co
Alti funzionari statunitensi sono stati in visita 24 ore su 24 in Israele e nelle nazioni vicine dall’inizio della guerra a Gaza, mentre il Pentagono ha notevolmente aumentato la sua presenza militare nella regione.
Il direttore della CIA William Burns è arrivato in Israele il 5 ottobre per colloqui con alti funzionari volti a portare avanti l’obiettivo di Washington di una cosiddetta “pausa umanitaria” nella campagna di pulizia etnica in corso a Gaza.
“Burns dovrebbe incontrare il primo ministro Benjamin Netanyahu, il ministro della Difesa Yoav Gallant, il capo del Mossad David Barnea e altri alti funzionari della difesa e dell’intelligence”, hanno rivelato ad Axios funzionari israeliani anonimi.
Il capo dello spionaggio americano visiterà anche il Qatar, la Giordania e gli Emirati Arabi Uniti.
Il suo arrivo in Israele coincide con l’annuncio da parte del Comando Centrale degli Stati Uniti (CENTCOM) che un sottomarino di classe Ohio stava “entrando nella sua area di responsabilità”, che comprende il Mediterraneo orientale, il Mar Rosso, il Golfo Persico e il Golfo di Oman.
Anche se il CENTCOM non ha nominato il sottomarino schierato domenica, secondo la CNN , “la Marina degli Stati Uniti ha quattro sottomarini missilistici classe Ohio (SSGN) che sono ex sottomarini missilistici balistici convertiti per lanciare missili da crociera Tomahawk piuttosto che missili balistici a testata nucleare. “
“Ogni SSGN può trasportare 154 missili da crociera Tomahawk, il 50% in più rispetto ai cacciatorpediniere lanciamissili statunitensi e quasi quattro volte la dotazione di cui sono armati i nuovi sottomarini d’attacco della Marina americana”, afferma il notiziario americano, aggiungendo che “ogni Tomahawk può trasportare a una testata altamente esplosiva da 1.000 libbre.
All’inizio di quest’anno, il Pentagono ha schierato il sottomarino USS Florida di classe Ohio nel Golfo Persico nel tentativo di fermare i sequestri iraniani di petroliere commerciali coinvolte nel contrabbando di carburante.
L’ultimo sottomarino con capacità nucleare entrato nell’Asia occidentale si unisce a una flotta di altre nove navi da guerra – tra cui due gruppi d’attacco di portaerei – schierate nel Mediterraneo orientale a sostegno di Israele.
Ieri, il segretario alla Difesa statunitense Lloyd Austin ha parlato con il suo omologo israeliano Yoav Gallant per sottolineare la necessità di scoraggiare “qualsiasi attore statale o non statale che cerchi di intensificare questo conflitto”.
La sua dichiarazione è arrivata mentre i combattenti di Hezbollah in Libano aumentavano l’ intensità degli attacchi transfrontalieri nel nord di Israele questo fine settimana.
L’escalation arriva sulla scia di un discorso del segretario generale di Hezbollah, Hassan Nasrallah , che venerdì ha affermato che “tutte le opzioni sono sul tavolo” sul fronte libanese.