Fonte: english.almayadeen.net
Le agenzie di intelligence iraniane hanno scoperto una rete collegata alle rivolte dello scorso anno, che riceveva sostegno finanziario dagli Stati Uniti e direttive dai dissidenti all’estero.
Ieri, il Dipartimento di Intelligence dell’IRGC e il Ministero della Sicurezza hanno annunciato il successo dello smantellamento di una rete che complottava per incitare disordini all’interno del paese.
In una dichiarazione congiunta, le due agenzie governative hanno salutato l’operazione come un duro colpo alla rete organizzata che fomenta disordini in Iran.
La dichiarazione rivelava che “i membri di questa rete avevano ricevuto sostegno finanziario dal Dipartimento di Stato degli Stati Uniti e venivano diretti tramite un politico dell’opposizione iraniana residente all’estero”.
Ha inoltre osservato che reclutavano attivamente donne e pianificavano il loro coinvolgimento nelle rivolte.
La dichiarazione rivela inoltre che il seminario di formazione più recente organizzato da questa rete ha avuto luogo nel luglio dello scorso anno, ospitato da un giornalista dell’opposizione iraniana presso l’Università SOAS nel Regno Unito.
Già nel mese di giugno è stato rivelato che i servizi segreti di 20 paesi stranieri erano coinvolti nei recenti disordini che hanno devastato il paese.
“Tra i paesi che sono stati attivi in questi ambiti ci sono Stati Uniti, Regno Unito, Emirati Arabi Uniti (EAU), Arabia Saudita, Francia, Germania, Canada, Belgio, Austria, Albania, Australia, Islanda, Italia, Kosovo , Norvegia, Bahrein, Nuova Zelanda, così come il regime sionista occupante”, secondo il generale di brigata Mohammad Kazemi, comandante dell’Organizzazione di intelligence dell’IRGC del Corpo delle guardie della rivoluzione islamica.