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Fonte: Presstv.ir
Il primo ministro del governo militare del Niger afferma che sono in corso “contatti” per aprire la strada a un ritiro “molto rapido” delle forze francesi dal paese mentre i sentimenti anti-francesi continuano a crescere tra i nigerini.
Lo ha affermato ieri Ali Mahaman Lamine Zeine in una conferenza stampa, affermando che “i contatti in corso dovrebbero consentire un ritiro molto rapido” delle forze francesi dal paese dell’Africa occidentale, dove sono presenti circa 1.500 soldati francesi.
Il premier, tuttavia, ha affermato che il Niger desidera “mantenere la cooperazione con un Paese con il quale abbiamo condiviso un numero enorme di cose”.
Le relazioni tra Niamey e Parigi hanno subito un grave peggioramento da quando il colpo di stato militare del 26 luglio ha rovesciato il governo dell’ex presidente filo-occidentale del Niger, Mohamed Bazoum.
Il 3 agosto, i nuovi governanti del Niger hanno annunciato la rottura degli accordi militari con la Francia. Da allora, i nigerini hanno tenuto manifestazioni quotidiane davanti a una base militare che ospita le forze francesi nella capitale, minacciando di assaltare la struttura se le truppe francesi si fossero rifiutate di andarsene.
Il primo ministro ha osservato che, a seguito della rinuncia a tali accordi, le truppe francesi in Niger si trovano ora “in una posizione di illegalità”.
I leader militari del Niger hanno anche espulso l’ambasciatore francese Sylvain Itte alla fine di agosto dopo avergli revocato l’immunità diplomatica. Hanno concesso a Itte 48 ore per andarsene, affermando che la sua presenza costituiva una minaccia per l’ordine pubblico e accusando la Francia di intromettersi negli affari interni del paese.
Riferendosi alla resa dei conti sull’ambasciatore francese, Zeine ha detto che l’inviato ha mostrato “un atteggiamento di disprezzo” rifiutandosi di incontrare le nuove autorità del Niger il 25 agosto.
“Il Niger spera in un accordo con l’ECOWAS”
“Non abbiamo interrotto i contatti con ECOWAS, li stiamo continuando. Abbiamo buone speranze di raggiungere un accordo nei prossimi giorni”, ha detto Zeine.
Sebbene Niamey non escluda il dialogo con il blocco dell’Africa occidentale, ha avvertito che è pronta a difendersi in caso di intervento militare.
Riguardo alle minacce militari dell’ECOWAS, il premier ha detto: “Ci stiamo preparando ad essere attaccati in qualsiasi momento. È stata presa ogni precauzione. Sarebbe una guerra ingiusta. Siamo determinati a difenderci in caso di attacco”.