Fonte: niezalezna.pl
Violenti disordini scoppiano regolarmente nelle principali città belghe, in particolare nei quartieri di immigrati di Bruxelles e Anversa, con conseguenti danni alle proprietà e scontri con la polizia. Il motivo di queste rivolte è letteralmente tutto. Da una partita vinta/persa, la morte di un adolescente in Francia. Alcuni esperti, tuttavia, sostengono che la ragione del continuo tumulto, che a volte sfocia in rivolte, è il profondo e insormontabile “odio verso l’Occidente” tra gli immigrati provenienti da paesi extraeuropei.
Alla fine di novembre dell’anno scorso, quando il Marocco sconfisse 2-0 il Belgio in una partita dei Mondiali in Qatar, “giovani belgi di origine marocchina” – come furono descritti dai media – nel centro di Bruxelles distrussero automobili e incendiarono scooter in fiamme.
Due mesi fa, la polizia di Bruxelles ha arrestato 48 minorenni e 16 adulti dopo gli scontri scoppiati in Francia dopo la morte del 17enne Nahel.
Il motivo: “odio per l’Occidente”
Rappresentanti della polizia tra cui il vicepresidente del sindacato di polizia VSOA, Vincent Houssin, lo ha detto senza mezzi termini: “da oltre 20 anni ci sono zone nella capitale del Belgio in cui è meglio non farsi vedere, ma i politici lo negano sempre e nascondono la testa sotto la sabbia.”
Secondo il professor Ruud Koopmans, esperto di migrazione e integrazione presso il Centro di scienze sociali di Berlino (WZB), il pretesto specifico che scatena direttamente le rivolte può essere qualsiasi cosa. Tuttavia, la loro vera ragione è “l’odio verso l’Occidente” tra i non europei.
“Molti giovani di origine marocchina non si identificano affatto con il Paese in cui vivono: i rivoltosi hanno strappato le bandiere belghe dai balconi e hanno attaccato gli agenti di polizia”, ha detto Koopmans alla Bild dopo gli scontri a Bruxelles.
Secondo i dati dell’ufficio statistico belga Statbel, al 1° gennaio 2023, due terzi (65,5%) degli abitanti del paese erano persone di origine locale. Il resto sono cittadini di origine straniera o cittadini di altri paesi. Più della metà di questi, 34,5%. della popolazione (52,9%) proviene da paesi extra UE.