I RIVA NEL GOLFO DI PARTENOPE

Fonte: Raffaele Fusilli – fotografie: Raffaele Fusilli

Tra giovedì 29 giugno e domenica 2 luglio si è tenuta la XX edizione di VELE D’EPOCA A NAPOLI, manifestazione organizzata dal REALE YACHT CLUB CANOTTIERI SAVOIA con la collaborazione di YACHT CLUB CAPRI, ASI (AUTOMOTOCLUB STORICO ITALIANO) ed RHS (RIVA HISTORICAL SOCIETY, presidente Piero Gibellini): per la prima volta, infatti, l’evento dedicato a  barche a vela d’epoca, storiche e classiche, è stato aperto anche a questi autentici gioielli del mare che hanno dato vita, in un’atmosfera di grande charme, al primo raduno “I RIVA NEL GOLFO DI PARTENOPE”.

I partecipanti, provenienti da Italia, Germania e Svizzera, erano:

  • Red,
  • Popi (un “mimi bluette” costruito nel 1926, partecipante più anziano),
  • Luciana IV,
  • Ghita II,
  • T. Rhea,
  • Mimi,
  • Gordon,
  • Pau,
  • Vittoria III,
  • Ram,
  • Lava,
  • NN,
  • Arriva,
  • Dolce Vita,
  • Tempest II.

Simboli del lusso e dello star system degli anni Sessanta dal fascino senza tempo, i RIVA hanno effettuato registrazioni e sosta in banchina Santa Lucia prima di spostarsi presso lo YACHT CLUB CAPRI, dove sono rimasti fino a domenica, tra uscite in mare ed eventi mondani.

Come le barche a vela, anche i motoscafi hanno preso parte a prove di abilità e concorsi d’eleganza tra Napoli e Capri dove, in un’atmosfera da Dolce Vita hanno conquistato la scena alcuni dei modelli più affascinanti della produzione di Sarnico, dal Tritone all’Aquarama, dall’Ariston all’Olympic, fino al piccolo Florida degli anni 50.

Vincitore assoluto è stato l’Ariston Vittoria III della famiglia Martinelli (marito, moglie e figlio 13enne) che, per conquistare la scena, si sono letteralmente inventati dei parabordi speciali costituiti da… sacchetti a rete contenenti limoni di Sorrento; idea geniale, premiata dalla giuria, che ha comunque riservato riconoscimenti anche agli altri partecipanti.

Di assoluto prestigio la partecipazione dell’Aquarama Special numero 784 del 1986, l’ultimo costruito dal cantiere di Sarnico, condotto a Napoli dal presidente della RAM (REVISIONE ASSISTENZA MOTOSCAFI) che cura il restauro dei RIVA, e dal PR del cantiere Giacomo Gessa.

Di spicco anche la presenza del Super Ariston di Ferdinando Zanoletti che, a dire il vero, non rispetta i colori originali ma per un motivo ben preciso: va salvaguardato il rosso-blu scelto a suo tempo da Gianalberto Zanoletti, fondatore del MUSEO DELLA BARCA LARIANA (400 barche esposte a Pianello del Lario).

@Raffaele Fusilli

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