Fonte: thecradle.co
Washington si oppone con veemenza all’alleanza, definendola “illogica” e affermando che “sfida la ragione”
Il 5 giugno il ministero degli Affari Esteri Cinese ha rilasciato una dichiarazione in cui elogiava il piano per formare una forza navale congiunta iraniana e guidata dal Golfo.
“[La Cina] accoglie con favore la formazione di un’alleanza marittima congiunta con la presenza di Iran, Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti e altri”, ha affermato il portavoce del ministero Wang Wenbin.
“Tale alleanza migliorerà la sicurezza e la stabilità nella regione”, ha aggiunto il funzionario cinese.
Il 2 giugno, il comandante delle forze navali di Teheran, l’ammiraglio Shahram Irani, ha annunciato che la Repubblica islamica sta cercando di formare un’alleanza marittima congiunta con Emirati Arabi Uniti, Qatar, Bahrein, Iraq, Pakistan e India.
Anche l’Arabia Saudita è interessata a “andare in questa direzione”, ha detto Irani.
“I paesi della regione hanno capito oggi che solo la cooperazione reciproca porta sicurezza nell’area”, ha detto il capo della Marina, aggiungendo che la regione sarà presto libera da qualsiasi “forza illegittima”.
Il potenziale per questa nuova alleanza arriva all’indomani dell’accordo di riconciliazione mediato dalla Cina raggiunto tra Iran e Arabia Saudita nel marzo di quest’anno.
Questo accordo ha visto l’Arabia Saudita prendere le distanze dall’Occidente in modo significativo e rafforzare la cooperazione, il dialogo e la diplomazia con i paesi della regione, in particolare la Siria. Il regno ha anche rafforzato i legami economici con Cina e Russia.
L’Iran ha chiesto di sviluppare un’alleanza marittima regionale, principalmente attraverso l’Organizzazione per la cooperazione di Shanghai (SCO), a cui l’Arabia Saudita ha accettato di aderire.
Ciò è dovuto al sequestro illegale da parte della marina americana di carichi di petrolio iraniano in mare e ad altre violazioni e incursioni nelle acque territoriali iraniane. Teheran ha precedentemente definito l’attività degli Stati Uniti in acque internazionali “pirateria marittima”.
Prima dell’accordo saudita-iraniano, Washington ha continuato a spingere per un partenariato militare israelo-statunitense del Golfo, che includeva l’istituzione di una flotta di droni volta ad affrontare l’Iran.
Il potenziale per una nuova forza marittima tra Iran, Stati del Golfo e altri ha frustrato Washington.
“L’alleanza che l’Iran ha annunciato la sua intenzione di formare con l’Arabia Saudita e altri paesi del Golfo è illogica e sfida la ragione”, ha detto di recente il portavoce della Marina americana Tim Hawkins.
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