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Fonte: english.almayadeen.net
Un rapporto di Action on Armed Violence, un ente di beneficenza di ricerca con sede nel Regno Unito, descrive in dettaglio le varie azioni segrete delle forze speciali britanniche che sono state segnalate dalle fughe di notizie dei media in tutto il mondo.
Le forze speciali britanniche, incluso lo Special Air Service (SAS), hanno operato in almeno 19 paesi diversi negli ultimi 12 anni, ha rivelato un rapporto di Action on Armed Violence.
Le forze speciali britanniche sono state attive in Sudan, Siria, Ucraina e Russia, tra le altre nazioni in tutto il mondo, poiché le loro operazioni segrete non sono divulgate pubblicamente dai ministri del governo.
Il gruppo ha raccolto un elenco delle operazioni delle forze speciali esaminando le fughe di notizie dei media che descrivono in dettaglio alcune delle loro attività.
Il rapporto ha rivelato il ruolo del SAS, Special Boat Service e Special Reconnaissance Regiments nelle missioni di spionaggio e ad alto rischio ordinate dai primi ministri britannici e dai segretari della difesa in aree con cui il paese non è in guerra .
L’attività principale evidenziata si è concentrata in Siria, poiché il rapporto ha mostrato molteplici eventi in cui le forze sono state dispiegate per aiutare gruppi militanti contro il governo legittimo del paese dal 2012, nonché missioni di bombardamento nel 2013 contro le quali il parlamento britannico alla fine ha votato contro.
Nel 2018, Matt Tonroe, un membro del SAS, è stato ucciso tramite un ordigno esplosivo improvvisato in Siria ed è stato ufficialmente segnalato come soldato del reggimento paracadutisti nel tentativo di mascherare le attività delle forze speciali nell’area.
Solo in seguito è stato rivelato che Tonroe è morto dopo che una granata portata da un soldato americano è esplosa nelle vicinanze.
In precedenza, le fughe di notizie del Pentagono hanno mostrato che mentre gli Stati Uniti e la Francia avevano rispettivamente 14 e 15 membri presenti in Ucraina, 50 membri delle forze speciali britanniche erano presenti anche se la Gran Bretagna non è formalmente parte del conflitto, il che è la prova delle operazioni segrete intraprese dal Regno Unito , Stati Uniti e Francia per aiutare Kiev nella sua guerra con Mosca.
I servizi segreti del Regno Unito beneficiano di una scappatoia legale – poiché la Camera dei Comuni deve approvare il dispiegamento di truppe regolari britanniche mentre le forze speciali possono iniziare le operazioni senza approvazione – che consente la mancanza di supervisione sulle loro attività, ha riferito Action on Armed Violence.
Nel 2015, un attacco a un hotel sulla spiaggia in Tunisia ha ucciso 38 persone, di cui 30 cittadini britannici. A quel tempo, il primo ministro David Cameron ha dato al SAS una “carta bianca” per uccidere o catturare i leader islamisti nella regione Medio Oriente e Nord Africa (MENA).
“L’ampio dispiegamento delle forze speciali britanniche in numerosi paesi nell’ultimo decennio solleva serie preoccupazioni sulla trasparenza e il controllo democratico”, Iain Overton, direttore esecutivo dell’ente di beneficenza per la ricerca.
Overton ha sottolineato “la mancanza di approvazione parlamentare e revisioni retrospettive per queste missioni”, il che è “profondamente preoccupante”.
All’inizio di marzo è stata avviata un’inchiesta pubblica per indagare sulle accuse secondo cui le SAS avrebbero ucciso 54 civili in Afghanistan tra il 2010 e il 2011. La questione riguarda raid notturni in cui gli uomini sono stati ripetutamente uccisi dopo essere stati separati dalle loro famiglie con le forze SAS che affermavano di avere armi in mano il loro possesso.
Il governo del Regno Unito ha nascosto il coinvolgimento di forze speciali nell’evacuazione di diplomatici britannici da Khartoum, in Sudan, dove i rapporti resi al pubblico parlano solo del coinvolgimento di membri del reggimento paracadutisti, della Royal Marine e delle Royal Armed Forces.
Il rapporto rivela anche il coinvolgimento dei soldati della SAS inviati a “proteggere” gli atleti britannici alle Olimpiadi invernali del 2014 a Sochi, in Russia.
L’elenco completo dei paesi include anche Algeria, Estonia, Francia, Oman, Iraq, Kenya, Libia, Mali, Cipro, Pakistan, Somalia e Yemen. È stato inviato al Ministero della Difesa, anche se il Ministero afferma abitualmente di non commentare l’attività delle forze speciali.
Un portavoce del Ministero della Difesa ha dichiarato: “È politica di lunga data non commentare le forze speciali del Regno Unito”.