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Fonte: Presstv.ir
La Corea del Nord ha testato quattro missili da crociera strategici come mezzo per mostrare la prontezza della forza nucleare del paese ad affrontare “forze ostili”.
Ieri l’esercito popolare coreano (nord Corea) ha testato i missili “Hwasal-2” dall’area di Kim Chaek City, nella provincia di North Hamgyong, verso il mare al largo della costa orientale della penisola coreana, secondo quanto riferito dall’agenzia di stampa centrale coreana (KCNA).
“L’esercitazione ha chiaramente dimostrato ancora una volta la posizione di guerra della forza di combattimento nucleare della RPDC (Repubblica popolare democratica di Corea), rafforzando in ogni modo la sua micidiale capacità di contrattacco nucleare contro le forze ostili”, ha aggiunto il rapporto.
I missili hanno colpito un obiettivo preimpostato dopo aver percorso “orbita di volo ellittica e a forma di otto di 2000 chilometri (1.242,7 miglia) da 10.208 secondi a 10.224 secondi”, ha osservato.
Il Nord ha condotto diversi lanci missilistici durante la scorsa settimana, sincronizzandoli precisamente attorno a giochi di guerra aerea congiunti che coinvolgono Stati Uniti e Corea del Sud.
Le esercitazioni si sono svolte domenica a cui hanno assistito agli aerei da guerra F-35A, F-15K e F-16 statunitensi della Corea del Sud che scortavano i bombardieri americani B-1B.
Subito prima delle esercitazioni, la Corea del Nord ha confermato di aver effettuato un “lancio improvviso di missili balistici intercontinentali (ICBM) per testare la prontezza al combattimento della sua forza missilistica per il contrattacco”.
E lunedì, il Nord ha dichiarato di aver lanciato almeno due missili balistici, mentre Kim Yo Jong, sorella del leader nordcoreano Kim Jong Un, ha avvertito che Pyongyang potrebbe intensificare le sue attività militari in risposta alla maggiore presenza di risorse strategiche statunitensi nella penisola coreana.
“Stiamo esaminando attentamente l’influenza che eserciterebbe sulla sicurezza del nostro stato”, ha detto, aggiungendo: “La frequenza dell’utilizzo del Pacifico come poligono di tiro dipende dal carattere di azione delle forze statunitensi”