FALCON STRIKE 2022

Fonte: Aeronautica Militare – foto: Raffaele FUSILLI

La Falcon Strike 2022 è un evento addestrativo multinazionale, unico nel suo genere e di rilevanza strategica per l’Italia che attraverso la riproduzione di scenari realistici, altamente mutevole ed intensamente congestionati e contesi consente un efficace addestramento anche per i sofisticati velivoli di 5ª generazione. E’ un’opportunità addestrativa unica nel contesto europeo e la grande partecipazione di assetti provenienti da 3 Paesi conferma il ruolo di guida che l’Aeronautica Militare ha assunto sul segmento F35.

A questa edizione parteciperanno tre nazioni – Italia, Stati Uniti e Paesi Bassi – con più di 50 diversi assetti aerei e oltre 1000 militari coinvolti, di cui 600 rischierati sulla base di Amendola (comprese circa 250 unità provenienti dalle componenti straniere). Saranno impegnate 6 basi dell’Aeronautica Militare (tra cui il 4° Stormo di Grosseto dove, oltre agli assetti EFA della FA ci saranno rischierati nr.2 F35B di Aeronautica e Marina Militare) a cui si aggiungerà la nave “CAIO DUILIO” della Marina Militare ed il Poligono Interforze di Salto di Quirra (PISQ) a Perdasdefogu (NU) in Sardegna. Nel dettaglio saranno impiegati oltre 40 assetti fighters di cui il 50% di F-35 nelle versioni A e B (di ITA, USAFE e RNLAF), circa 10 assetti di supporto quali rifornitori AAR (KC767A e KC-130J ITAF, KC135 USAFE), trasporto tattico (C-130J e C-27J ITAF) e C4-ISTAR (G-550 CAEW ITAF e UAV MQ-9A ITAF) ed elicotteri con capacità Slow Mover Interception e Personnel Recovery (HH-139 del 15° Stormo ed HH-101A del 9° Stormo). Tra le basi dell’AM, oltre ad Amendola, saranno impegnate Grosseto (rischieramento assetti EFA e F35B), Pratica di Mare (rischieramento assetti AAR ITA e USA), Pisa (per assetti trasporto e AAR), Alghero (base austera per attività Air Expeditionary – land based) e Decimomannu (rischieramento assetti Tornado, nonché HH139 ed HH101A).

Le attività esercitative saranno integrate con missioni di Electronic Warfare e Digital CAS (Close Air Support) sul PISQ, anche grazie al supporto di apparati di simulazioni di guerra elettronica altamente tecnologici della componente USA, Slow Mover Interception (HH139 del 15° Stormo), Special Forces (16° e 17° Stormo), Personnel Recovery (HH101A del 9° Stormo) nonché attività di Cross Servicing/Maintenance tra le nazioni partecipanti con assetti F-35, di addestramento congiunto con componenti aeree straniere (USA e Paesi Bassi), di Air Expeditionary, integrazione e cooperazione con Marina Militare (nave “Caio Duilio” ed assetti F35B) ed Esercito Italiano (capacità SBAD a guida 121° Reggimento Artiglieria Controaerei Ravenna).

F-35 Air Chiefs Meeting

Durante la Falcon Strike sarà ospitato ad Amendola – per la prima volta in Italia – l’F-35 Air Chiefs Meeting alla presenza del Sig. Capo di SMA e degli omologhi dei Paesi Bassi, Polonia, Belgio, Finlandia e Canada, nonché dei vertici nazionali di USA, Israele, Norvegia, Danimarca e Regno Unito. L’ F-35 Air Chiefs Meeting è un forum, a guida USAFE, di confronto ed aggiornamento, a livello strategico, per consolidare la collaborazione in ambito F-35 European User’s Group e si tiene generalmente a Ramstein (HQ USAFE). Lo svolgimento del meeting ad Amendola è il segno tangibile della posizione di leadership assunta dall’Italia, dalla Difesa e dall’Aeronautica Militare nell’ambito della F35 community guadagnata grazie alle esperienze operative, in Italia ed all’estero, maturata con assetti di 5^ generazione e grazie anche alle uniche potenzialità delle infrastrutture nazionali deputate all’addestramento operativo (Operational Training Infrastructure).

Obiettivi/Messaggi

Gli obiettivi dell’esercitazione sono quelli di consolidare, in un contesto multinazionale, la cooperazione e la standardizzazione di tattiche, tecniche e procedure nell’esecuzione di operazioni aeree complesse in scenari altamente mutevoli e congestionati, sfruttando le capacità di bassa osservabilità degli assetti di 5ª Generazione e di operare anche in ambienti altamente difesi (tra cui A2AD Anti Access – Area Denial). Inoltre, consolidare la cooperazione logistica tra gli utenti, tramite attività di “cross servicing/maintenance”, incrementando l’efficacia e l’efficienza degli assetti impiegati ed allo stesso tempo riducendo l’impronta logistica. Infine tra gli obiettivi anche quello di creare un ambiente di sicurezza in cui gli equipaggi avranno la capacità di pianificare, svolgere la missione e fare de-briefing al livello di sicurezza appropriato per il programma F-35.

Focus:

Operational Training Infrastructure della SARDEGNA

Il RSSTA è inserito nell’iniziativa Operational Training Infrastructure (OTI), programma di potenziamento della capacità di addestramento dei velivoli di 5ª generazione insieme al Poligono del PISQ, creando un unico ambiente federato che offre scenari multi-dominio con alta densità e rappresentatività delle minacce, capacità di monitoraggio in tempo reale, realistici profili di ingaggio target e capacità di debriefing distribuito. Il Reparto Sperimentale e di Standardizzazione Tiro Aereo di Decimomannu garantisce il supporto logistico-operativo per i Reparti di volo dell’Aeronautica Militare, delle altre FF.AA. e dei Paesi Alleati. Dal mese di giugno 2022, tra l’altro, la Base Aerea di Decimomannu ospita il neo costituito 212° Gruppo Volo I.F.T.S. del 61° Stormo di Galatina. L’International Flight Training School è un’eccellenza italiana di valore internazionale, punto di riferimento per l’addestramento avanzato dei piloti militari delle aeronautiche di tutto il mondo che volano su caccia di prima linea, come i velivoli Eurofighter Typhoon o gli F-35. Il Poligono Interforze di Salto di Quirra è una realtà d’eccellenza nel panorama europeo, un vero e proprio laboratorio all’avanguardia per la sperimentazione e l’addestramento sia in campo militare che civile, dove quotidianamente si svolgono attività che coinvolgono assetti aerei, terrestri e navali in scenari complessi. Il tutto secondo stretti protocolli ambientali condivisi con la Regione Autonoma Sardegna per il monitoraggio ambientale condotto senza soluzione di continuità, rendendo il PISQ un poligono certificato green, forse unico al mondo. Grazie all’adozione di nuove tecnologie, le attività a fuoco reali sono oramai ridotte all’essenziale garantendo comunque una preparazione ottimale alle unità operative in preparazione per il loro impiego nei più disparati teatri nel mondo.

Air Expeditionary

L’esercitazione Falcon Strike prevede, nell’ambito della capacità air expeditionary dell’Aeronautica, l’utilizzo di una base austera (segmento capacitivo land-based) dove gli assetti F-35B, dopo essere atterrati sfruttando le caratteristiche STOVL (Short Take Off and Vertical Landing), effettueranno un’attività di rifornimento a terra a motori accesi, in gergo tecnico “hot-pit” (i velivoli AM simuleranno inoltre le operazioni di rischieramento rapido verso una Forward Operating Base (FOB) in una zona di operazioni ad alto rischio). L’attività, che sarà svolta insieme ad un velivolo KC-130J sempre dell’Aeronautica, vedrà l’utilizzo operativo del sistema ALARP (Air Landed Aircraft Refuelling Point) operato dal personale del 3° Stormo di Villafranca (VR).

Capacità di COMANDO E CONTROLLO

Le attività di Comando e Controllo sono garantite dal National Air and Space Operations Centre (N.A.S.O.C.) del C.O.A. di Poggio Renatico (FE). E’ la struttura operativa per l’esercizio delle funzioni di Comando e Controllo sugli assetti della Difesa Aerea, 365 giorni all’anno senza soluzione di continuità, tramite la preparazione dell’attività operativa attraverso l’emissione degli ordini di missione, denominati ATO (Air Tasking Order) e tramite il coordinamento e l’autorizzazione all’impiego dei sistemi militari tattici di comunicazione (Tactical Data Link).

Italian Deployable Air Surveillance And Control System (IT-D-ASACS) di Bari Palese (RMCC), per l’occasione rischierato ad Amendola. Esercita la funzione di Comando e Controllo mediante uno strumento rischierabile di tipo modulare, trasportabile, flessibile, sicuro, tecnicamente autosufficiente, integrato con i sistemi nazionali di Forza Armata e interoperabile con quelli interforze, NATO e dei Paesi Alleati.

G-550 CAEW (Conformal Airborne Early Warning) del 14° Stormo di P. di Mare Sistema multi-sensore con funzioni di sorveglianza aerea, comando, controllo e comunicazioni, strumentale alla supremazia aerea ed al supporto alle forze di superficie. La capacità fornita dal velivolo rappresenta un indispensabile strumento per assicurare un’adeguata estensione della capacità di sorveglianza dello spazio aereo.

Background

Il 32° Stormo, con sede ad Amendola (Foggia), è uno dei Reparti di volo dell’Aeronautica Militare dipendente dal Comando Squadra Aerea di Roma, per il tramite del Comando Forze da Combattimento di Milano. Primo Reparto in Europa ad operare con il velivolo F-35A, da marzo 2018 è integrato nel sistema di Difesa Aerea Nazionale, contribuendo alla difesa dei cieli italiani con specifiche capacità operative e tecnologia di ultima generazione. Dal 2019 partecipa alle Operazioni NATO di Air Policing fuori dai confini nazionali. Il 32° Stormo di Amendola, con velivolo F35 garantisce insieme ai 4 Stormi operativi dotati di velivoli Eurofighter (4° Stormo Grosseto, 36° Stormo Gioia del Colle, 51° Stormo Istrana e 37° Stormo Trapani) garantisce la Difesa Aerea attraverso le attività di decollo immediati (Scramble). LA difesa aerea è inoltre assicurata anche da una rete di sensori elettronici, fissi o mobili, con funzioni di avvistamento, riporto e controllo di aeromobili in volo. Il velivolo F35 attualmente in uso all’Aeronautica Militare è quello sia nella variante A, Conventional Take-Off and Landing (CTOL): versione a decollo e atterraggio convenzionale, che nella versione B, Short Take Off and Vertical Landing (STOVL), per l’impiego sia su piste austere che su unità navali tipo LHA/LHD/CV (Amphibious Assault Ships and Aircraft Carrier) inoltre contribuisce alla capacità Expeditionary della Forza Armata. Il velivolo F35 è un sistema d’arma dotato di uno spettro di capacità operative tale da consentire lo svolgimento contemporaneo ed autonomo di tutte le missioni della dottrina aerotattica. Lo stato dell’arte della tecnologia applicata alla sensoristica di bordo e la bassa osservabilità del velivolo (ridotta capacità di essere scoperto da RADAR nemici), sono elementi distintivi che consentono di aumentarne esponenzialmente l’efficacia operativa, garantendo non solo maggiori livelli di sopravvivenza in territori ostili, ma anche una elevata consapevolezza e conoscenza dello scenario tattico, elemento quest’ultimo, estremamente prezioso nei moderni scenari di crisi.

 

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