Fonte: Aizsardzibas Ministrija – Ministero Difesa Lettonia
Il ministero della Difesa informa che, nonostante la dichiarazione del presidente russo Vladimir Putin sulla mobilitazione parziale in Russia, il livello di minaccia militare in Lettonia è ancora basso.
“Putin non può venire a patti con i fallimenti nel suo piano di occupazione dell’Ucraina e sul campo di battaglia, quindi è pronto ad aggravare la situazione sia con minacce convenzionali che con ricatti nucleari e altri elementi. La Lettonia collabora strettamente con gli alleati della NATO, effettuando un monitoraggio e una valutazione continui della situazione”, afferma il ministro della Difesa Artis Pabriks.
Il ministero della Difesa ricorda che la fase autunnale dell’esercitazione militare annuale “Namejs 2022” si svolgerà in tutta la Lettonia dal 5 settembre al 9 ottobre e che le forze armate sono pronte al combattimento.
Soldati e guardie nazionali di tutte le unità delle forze armate nazionali, soldati di riserva e cittadini della Lettonia che stanno seguendo il corso di addestramento militare per riservisti, nonché soldati dei paesi alleati della NATO, partecipano all’esercitazione “Namejs”.
“La dichiarazione di Putin oggi deve essere discussa anche a livello dei leader della NATO. La società occidentale deve mantenere una rotta ferma e dimostrare una posizione unita fornendo ogni tipo di sostegno all’Ucraina, sia con le armi che con altre forme di assistenza. Allo stesso modo, l’intero mondo democratico deve dire alla Russia direttamente e inequivocabilmente che nessuna quantità di falsi referendum nei territori occupati dell’Ucraina cambierà il nostro atteggiamento nei confronti di questa guerra ingiusta. Invito l’intera società occidentale a non soccombere al ricatto nucleare russo“, sottolinea A. Pabriks.
@ Aizsardzibas Ministrija – Ministero Difesa Lettonia