LA CINA RACCOGLIE DALLA RUSSIA QUELLO CHE L’OCCIDENTE DISPREZZA

Fonte: reuters.com

La Cina sta acquistando forniture energetiche sempre meno costose dalla Russia, raccogliendo i frutti di un calo degli acquisti europei proprio quando Pechino ne ha più bisogno, mentre la crisi ucraina spinge Mosca alla ricerca di mercati alternativi.
La crescente cooperazione, che sarà ulteriormente approfondita con l’incontro del presidente cinese Xi Jinping con il russo Vladimir Putin in Uzbekistan giovedì, è un vantaggio per entrambi i paesi.

La Cina ha ottenuto l’accesso a energia più economica mentre la Russia è in grado di compensare le perdite dell’Unione Europea e di altri alleati riducendo gli acquisti di esportazioni russe a causa delle sanzioni per l’invasione dell’Ucraina.

I legami più stretti tra Cina e Russia hanno anche promosso l’uso delle loro valute yuan e rublo nel commercio di materie prime, diminuendo la dipendenza dal dollaro USA.

La Cina, il più grande consumatore di energia al mondo e il principale acquirente di petrolio greggio, gas naturale liquefatto e carbone, ha importato il 17% in più di greggio russo tra aprile e luglio rispetto allo stesso periodo di un anno fa.

Nello stesso periodo ha anche acquistato oltre il 50% in più di GNL e il 6% in più di carbone dalla Russia, mentre le importazioni di elettricità dalla Russia, principalmente tramite una linea di trasmissione trasversale che collega la Cina nord-orientale e l’Estremo Oriente russo, sono aumentate del 39%. Gli acquisti cinesi di petrolio, gas, carbone ed elettricità dalla Russia ammontano finora a 43,68 miliardi di dollari quest’anno.

Il basso costo delle forniture energetiche russe sta contribuendo a frenare l’inflazione in Cina, dove l’economia ha evitato per un soffio di contrarsi nel secondo trimestre a causa del blocco del COVID-19.

@ reuters.com

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