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La Germania è destinata ad affrontare un’inevitabile recessione, secondo il CEO di Christian Sewing Deutsche Bank.
L’economia della principale potenza industriale dell’UE, la Germania, è destinata ad affrontare una contrazione. Christian Sewing, CEO di Deutsche Bank , ha affermato in un discorso all’Handelsblatt Banking Summit di Francoforte, come riportato dalla CNBC, che la guerra in Ucraina “ha distrutto una serie di certezze” su cui il sistema economico globale era stato fondato per decenni.
Sewing ha evidenziato come l’interruzione delle catene globali del valore e di approvvigionamento causa COVID, il collo di bottiglia nel mercato del lavoro e la scarsità di gas ed elettricità, siano le cause dell’inflazione dell’Eurozona che ha raggiunto livelli record.
Nel suo discorso, il CEO ha affermato che “Di conseguenza, non saremo più in grado di evitare una recessione in Germania . Tuttavia crediamo che la nostra economia sia sufficientemente resiliente per far fronte bene a questa recessione, a condizione che le banche centrali agiscano in modo rapido e deciso ora“, osservando che per ora molte famiglie in Germania hanno ancora risparmi su cui fare affidamento per far fronte ai costi energetici alle stelle e la maggior parte delle aziende rimane “sufficientemente finanziata”.
Tuttavia, ha avvertito, “più a lungo l’inflazione rimane alta, maggiore sarà la tensione e maggiore è il potenziale di conflitto sociale”.
Il CEO ha anche spinto i funzionari tedeschi ad accelerare il processo della nazione per porre fine alla dipendenza della Germania dalla Cina. Ha affermato che la Cina rappresentava circa l’8% delle esportazioni tedesche e il 12% delle importazioni e che la Cina rappresenta più di un decimo dei ricavi delle aziende quotate nell’indice azionario tedesco DAX.
” Ridurre questa dipendenza richiederà un cambiamento non meno fondamentale della dipendenza dall’energia russa“, ha affermato Sewing.
La Germania emette quasi 65 miliardi di euro di aiuti per far fronte alla crisi energetica invernale
Il governo tedesco ha approvato, il 4 settembre, un pacchetto di sgravi da 65 miliardi di euro , che include trasporti pubblici più convenienti e sgravi fiscali per le aziende che dipendono dall’energia, poiché sono state le più colpite dal più grande aumento dei prezzi.
Secondo l’Ufficio federale di statistica, l’inflazione in Germania è salita a quasi l’8% ad agosto dopo essere leggermente diminuita nei mesi di giugno e luglio.
Le sanzioni contro Mosca hanno indotto una corsa contro il tempo per diminuire la dipendenza della Germania dal gas russo prima dell’inverno. I generi alimentari e il cibo sono altri settori che stanno subendo le conseguenze dell’impennata dell’inflazione che ha visto i prezzi salire del 12% a giugno prima di raggiungere il 16,6% ad agosto.
E allora avanti con le sanzioni alla Russia!! Siamo in presenza di un suicidio assistito! Ma in Europa qualcuno che ha a cuore le sorti del continente c’è o sono tutti meri esecutori degli ordini del giovane e sveglio Biden?