Dott. Davide Cordero, caduto sul campo contro il Covid-19

14 Maggio 2020: FONTE -Moviomento Stella d’Italia-

Non sento spesso gli amici più cari, tra di noi c’è una corrente continua di pensiero, di sentimenti e questa continuità rende superfluo telefonarci tutti i giorni, la prova di una amicizia sincera e profonda e trovarsi magari dopo settimane e mesi e ricominciare il discorso interrotto come se ci si fosse lasciati pochi minuti prima.

Poi arriva un messaggio nel telefono e un amico veramente fraterno ti confida di stare piangendo.

L’amico è il Dott. Marzio Mezzetti dell’Istituto Clinico Beato Matteo di Vigevano, ora utilizzato come ospedale Covid.

Un suo collega e amico è caduto. il Dottor Davide Cordero, Anestesista Rianimatore, Medico delle Emergenze e delle Catastrofi.

Le vite di Marzio e di Davide si erano incrociate in Friuli e poi sugli elicotteri per le emergenze e nelle sale operatorie. Davide, con l’uniforme del Corpo Militare della C.R.I. aveva operato, oltre che in Italia anche in altri teatri.

Ufficiale Medico, Ruolo Speciale del Corpo Militare della Croce Rossa Italiana dal 1988, con riconoscimento contestuale dell’anzianità acquisita con l’Esercito. Attualmente grado di Maggiore, in promozione al grado superiore. Croce di Anzianità conferita nel 2004. All’attivo numerose missioni umanitarie di soccorso e cooperazione per le attività di supporto delle Operazioni ISAF in E.A.U., Iraq, Afghanistan, e Operation Ocean Shield a Gibuti ed in Africa. Insignito della Medaglia Nato N-A5 per il Servizio NATO relativo alla Operazione ISAF nel periodo Novembre 2013 – Marzo 2014. Dal 2012, periodica attività specialistica di Anestesia e Rianimazione a supporto del Policlinico Militare del Celio, Roma

Non era un ingenuo o uno sprovveduto e quando è stato assalito da una febbriciattola insistente avrebbe potuto fermarsi e curarsi ma c’era troppo da fare, c’erano troppi uomini e donne da soccorrere. la febbre non se ne andava e poi si trasformò in iperpiressia grave. Solo a questo punto i suoi colleghi, accorgendosi della situazione che lui minimizzqava pur di continuare a lavorare e a salvare vite umane, lo hanno obbligato a effettuare accertamente e a cominciare la cura per il Covid-19.

L’evoluzione della infezione, diagnosticata e curata troppo tardi lo ha rapidamente ucciso. Caduto sul campo, caduto nell’adempimento del giuramento di Ippocrate, nel sacro segno della abnegazione e del dovere. Ennesima vittima non solo di un virus assassino ma delle manchevolezze e ritardi delle azioni di contenimento governative.

Oltre al mio personale abbraccio riconoscente al nostro amico Marzio, tutto il Movimento Conservatore Stella d’Italia e la redazione di Stella d’Italia News si stringono a lui e alla famiglia del Dott. Davide Cordero.

Cieli Blu Davide, ora voli più alto.

Andrea Marrone

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