Il commercio locale in Liguria specchio del panorama nazionale

20 Novembre 2018: FONTE -Unione Stella d’Italia-

Pubblichiamo un intervento di Marina Geirola, Responsabile Iniziative Impresa & Innovazione

 

Leggere l’articolo di Italia Oggi7 circa la qualità della vita del nostro stivale è davvero preoccupante .

Ancora di più lo è il risultato relativo alla Liguria e alla caduta vertiginosa della nostra provincia della Spezia: una perdita di ben 24 posizioni  rispetto allo scorso anno .

Questo sondaggio, purtroppo, rispecchia la realtà.

La Spezia  una perla che si affaccia sul Golfo dei Poeti e che racchiude un patrimonio culturale e una potenzialità economico-turistica invidiabile e non merita questa situazione. Una città che ha tutte le carte in regola per diventare una città turistica e invidiabile non solo  a livello nazionale , ma internazionale.

Il  vero problema di questa città è la mentalità e la mancanza di volontà nel valorizzarla.

Abbiamo un porto  florido, la cui posizione favorevole sia dal punto di vista logistico che climatico potrebbe renderlo uno dei primi d’Europa e non solo per la cantieristica ma anche per il turismo .

Per anni è stata fatta una politica del commercio errata basata sullo sviluppo della grande distribuzione con il risultato di indebolire il tessuto commerciale cittadino, politica applicata anche sul territorio nazionale e che porta a distruggere il commercio nei centri storici creando anche problemi relativi alla sicurezza.

Vendere è cultura, perché la vendita ha una tradizione antica e ha la magia della conoscenza e della relazione.

La città attraverso tutte le sue diramazioni, dalle periferie al centro storico, è un grande contenitore dove vengono vendute cose, dove si propongono idee, dove si confrontano persone e dove viene sviluppata e costruita una ricchezza materiale ed ideale che è patrimonio di tutti.

Si viene alla Spezia per il suo golfo, per le Cinque Terre, per i musei ma si viene anche alla Spezia perché l’offerta delle merci è varia e competente e la gentilezza di chi ce le propone ha un che di seducente che farà sicuramente venire voglia di tornare in questa città dove il turista troverà un’offerta a 360 gradi, cucine, arte, cultura, locali e tanti negozi che insieme formeranno un bellissimo disegno come in un caleidoscopio che ti affascina e ti seduce, appunto.

Nei primi anni del 2000  sono sorti diversi Civ, Consorzi e Comitati Commercianti ed artigiani in supporto alle  Associazioni di categoria ed alle Amministrazioni per tutelare il piccolo commercio e ravvivarlo attraverso eventi  in città.

Il  21/11/2013 insieme a dieci colleghi abbiamo costituito il Comitato Spezia Vivi il Centro, che da allora presiedo, e che racchiude oltre 120 attività del centro storico.

Abbiamo cercato di fare squadra confrontandoci a volte anche in maniera vivace per cercare di capire quelli che potevano essere i percorsi da praticare per rendere la città più accogliente, più bella ma soprattutto abbiamo cercato di sopravvivere alla crisi e combattere contro quel mostro tanto voluto dall’amministrazione che non ha pensato al commercio cittadino, anzi lo ha sacrificato per una politica favorevole  alla grande distribuzione.

Ci siamo messi al lavoro e abbiamo creato degli eventi ciclici sul territorio e abbiamo fatto s^ che fossero calendarizzati al fine di diventare appuntamenti fissi ed attesi per gli spezzini e per chi viene da fuori.

Abbiamo iniziato con lo sbarazzo, è stato vivacizzato il periodo natalizio, si è reso onore alla festa del lavoro con una grande tavola imbandita, Gustiamo Il Centro del primo Maggio che ha coinvolto tutti, commercianti e non solo, hanno partecipato artisti, bambini, famiglie e siamo stati contenti di fronte alla soddisfazione palese dei tanti ospiti che hanno partecipato.

Nel 2015 abbiamo portato la Cena in Bianco, format della Antonella Bentivoglio d’Afflitto, che è diventato un appuntamento fisso per spezzini e non.

Nel 2016 abbiamo  lanciato la FIDELITY CARD LA SPEZIA in collaborazione con l’Istituto Chiodo per i cittadini ed eventuali turisti delle strutture ricettive. Ad oggi sono state distribuite 18.000 card dai nostri negozi e abbiamo stipulato convenzioni con le grandi realtà spezzine  ASL ,ATC, OTO MELARA , TARROS, ANOLF ecc..

E poi è arrivato il fenomeno Crociere , grazie all’impegno del Senatore Giovanni Lorenzo Forcieri , all’epoca Presidente dell’Autorità Portuale, che nel 2013 costruisce il Terminal Crociere a Largo Fiorillo dando vita ad un nuovo volto della città, oggi gestito da Costa Crociere fino a Febbraio 2019.

Questa l’unica iniziativa pensata per valorizzare e pubblicizzare il nostro territorio a livello internazionale facendone una vera e propria meta turistica di grande attrazione ha saputo creare connubio tra turismo  e commercio.

I croceristi hanno invaso piacevolmente La Spezia, colorando le vie del centro e da lì nasce il progetto FACCIAMO CENTRO che mira proprio al concetto di accoglienza, con offerte e sconti particolari attraverso una welcome card dedicata ai croceristi e all’equipaggio. Un’occasione che ci ha dato la scossa, che ci ha permesso di capire che dobbiamo continuare a diversificare la vita del centro città, ma dobbiamo innanzitutto portare iniziative e coinvolgimento in tutta la città, perché solo rendendo più vivo il territorio nella sua interezza si avrà una benefica ricaduta economica che renderà migliore la nostra città.

Sono anche esplose le attività ricettive  in città e in tutta le zone circostanti. Questo ha creato una notevole attenzione al nostro territorio e quindi ha creato un indotto indiretto non solo sul porto ma anche un incremento economico commerciale nel settore del terziario.

Il turismo è, a tutt’oggi, l’unica ancora di salvezza per il commercio cittadino.

Non dobbiamo avere paura del cambiamento, ma dobbiamo gestirlo al meglio negli interessi di tutti, residenti, ospiti e operatori.

Devo dire che abbiamo avuto grandi riscontri positivi perché per la prima volta siamo riusciti a fare squadra tra commercio artigianato autorità portuale e Comune.

Ma allo stesso tempo abbiamo capito che ,se abbiamo fatto bene,  si può fare di più e sicuramente dobbiamo migliorare molto. Possiamo e dobbiamo valorizzare il nostro territorio in tutti i suoi aspetti .

Naturalmente il commercio non basta ma servono una serie di collaborazioni fondamentali con

La cultura e gli spettacoli, la pulizia ed il decoro urbano,la sicurezza.

Mi piace pensare al commercio come VITA, perché il commercio è sicurezza, è cultura è educazione.

Nel 2016 le nuove elezioni politiche hanno segnato la volontà di cambiamento tanto desiderata.

La vecchia Amministrazione ha sempre avuto poca considerazione per il commercio favorendo la grande distribuzione, costruendo un centro commerciale  enorme rispetto alla città denominato le Terrazze.

E’ stato creato il cosiddetto effetto ciambella e la maggior parte dei negozi storici non hanno retto il confronto.

La nuova Amministrazione che ha sempre criticato l’operato precedente, ha pensato bene di fare eventi portando altre attività esterne ad incassare al posto nostro, facendo così lo stesso errore dei predecessori.  Un’amministrazione dovrebbe fare gli interessi del proprio tessuto commerciale e mettere in condizioni le attività stesse di avere la possibilità di lavorare.  Dapprima  sono stati fatti eventi food con imprese esterne e successivamente il Mercatino di Forte dei Marmi, che tra l’altro non è quello originale, facendo circa 15 eventi tra La Spezia, ed i comuni limitrofi creando danno alle imprese locali.

La città è carente di parcheggi e l’unica possibilità è che venga fatto sotto Piazza Cavour, centro nevralgico, ove allo stesso tempo occorre rivalutare il mercato stesso perché polo attrattivo turistico. Occorre rivalutare il mercato del Venerdì senza spostarlo, ma attraverso regole precise si crei un mercato di qualità degno di attrazione. Il proliferare di attività di etnie diverse senza rispettare le nostre norme , ha creato un deturpamento del territorio con conseguente perdita di valore dei fondi stessi, di quelli adiacenti e degli immobili ad uso abitativo. Occorre sensibilizzare i proprietari dei fondi con incentivi che distolgano gli stessi ad affittare a certe attività  mantenendo il centro il salotto della città.

Il messaggio è quello di fare eventi più importanti e di maggiore spessore culturale, che possano portare gente da fuori, ed eventi che coinvolgano le attività locali. Possono essere fatti eventi e manifestazioni, senza la necessità di portare altre attività ad incassare al posto nostro.

È necessario, ora, più che mai, un’amministrazione attenta al commercio locale, che lo valorizzi e che si impegni a creare le condizioni necessarie affinché possiamo svolgere il nostro lavoro con agevolazioni territoriali e fiscali.

Sicuramente dobbiamo ancora fare tantissimo e  non è facile ma sicuramente stimolante per chi come noi ama la città e mette passione nel lavoro che svolge.

Abbiamo saputo creare rete fra noi, ci siamo confrontati su idee e progetti, ma in futuro vorremmo allargare la partecipazione a tutti coloro che avranno proposte e si attiveranno per realizzare iniziative, vogliamo coinvolgere ed essere coinvolti.

Non guardate ognuno il proprio giardino perché se non facciamo squadra abbiamo già perso in partenza.

Siamo sempre stati una categoria disunita e questo ha permesso di arrivare dove siamo….

Per gli spezzini sarà motivo di orgoglio e di gioia vivere una città allegra, dinamica e ricca di offerte per tutti i gusti e per tutte le età.

Cosa ci vuole per realizzare questo sogno???

Ci vuole SINERGIA, TUTTI INSIEME  e sicuramente troveremo LA FORZA DI CAMBIARE ,DI MIGLIORARE LA QUALITA’ DELLA VITA DI TUTTO IL TERRITORIO.

Marina Geirola

Responsabile Iniziative Impresa & Innovazione

Movimento Unione Stella D’Italia

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