LE ARMI DELLA ‘NDRANGHETA: 28 ARRESTI NEL REGGINO

26 Giugno 2018: FONTE – Polizia di Stato –

Usavano un linguaggio criptico per indicare armi e droga mentre parlavano al telefono, ma questo non è bastato a non farsi scoprire dai poliziotti della Squadra mobile di Reggio Calabria che hanno infatti eseguito 36 provvedimenti di custodia cautelare, 15 arresti, 13 domiciliari e 8 obblighi di presentazione all’Autorità giudiziaria.

Gli indagati sono tutti responsabili di associazione per delinquere finalizzata al traffico di armi clandestine, collegata e funzionale alle attività della `Ndrangheta,  associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti; nonché di detenzione e porto illegale di armi clandestine, fra cui pistole, fucili mitragliatori e armi da guerra con relativo munizionamento, e di coltivazione di numerose piantagioni di canapa indiana e cessione di droga, prevalentemente hashish e marijuana.

Durante le indagini gli agenti hanno scoperto l’assetto organizzativo dell’organizzazione, legata alla cosca Commisso di Siderno (Reggio Calabria) e alla cosca Cataldo di Locri (Reggio Calabria), che gestiva nell´area della Locride e in altre parti della provincia di Reggio Calabria un impressionante traffico di armi clandestine di ogni genere e calibro.

Nel corso di alcuni dialoghi captati dagli agenti della Squadra mobile e dal commissariato di  Siderno, gli indagati facevano anche riferimento a “piantagioni in siti impervi” ai ricavi mensili di “8/10 mila ogni due mesi”, alle difficoltà del “taglio” e ai “pozzi” realizzati per l’irrigazione.

Le misure cautelari sono state eseguite nella provincia di Reggio Calabria con la collaborazione dei commissariati di Cittanova, Polistena, Cittanova e Bovalino e dei Reparti prevenzione crimine di Siderno, Vibo Valentia e Cosenza.

TESTO E FOTOGRAFIE DI PROPRIETA’ – POLIZIA DI STATO –

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