RIENTRATA A LA SPEZIA LA FREGATA VIRGINIO FASAN DOPO CINQUE MESI DI ATTIVITÀ

22 Dicembre 2017: FONTE – Marina Militare –

In cinque mesi, nave Virgilio Fasan ha fatto sosta nei porti di Oman, Gibuti, Mayotte, Tanzania, Seychelles e Madagascar

E’ rientrata a La Spezia la fregata europea multi missione Virginio Fasan, al comando del capitano di fregata Sebastiano Rossitto, dopo cinque intensi mesi di partecipazione all’operazione Atalanta. Ad attendere l’equipaggio, una piccola folla di familiari e amici.

Apprezzamento per l’attività è stato espresso dal Comandante in Capo della Squadra Navale, ammiraglio di squadra Donato Marzano, che ha voluto salutare di persona i militari al loro rientro. Accompagnato dal comandante della 1^ Divisione Navale, contrammiraglio Angelo Virdis, l’ammiraglio Marzano nel suo saluto ha elogiato il lavoro svolto da tutto l’equipaggio e dai team specialistici imbarcati che, nel periodo del mandato, hanno operato ogni giorno con costanza e determinazione al fine di perseguire l’obiettivo della missione, riuscendo anche ad assicurare alla giustizia sei sospetti pirati.

Il Comandante in Capo ha infine ricordato l’importanza del lavoro svolto dagli equipaggi della Squadra Navale per garantire costantemente la sicurezza marittima nei confronti dei rischi derivanti dal terrorismo e dalle attività illecite durante la ricorrenza del Natale.

Partita lo scorso 14 luglio dal porto di La Spezia, nave Virginio Fasan ha partecipato per la prima volta a questa missione. Durante l’attività di pattugliamento, la fregata italiana è intervenuta, lo scorso 19 novembre, nel fermo di alcuni sospetti pirati somali che i giorni precedenti avevano attaccato un mercantile e un peschereccio oceanico, in transito nell’Oceano Indiano al largo delle coste somale.

In questi cinque mesi, nave Virgilio Fasan ha fatto sosta nei porti di Oman, Gibuti, Mayotte, Tanzania, Seychelles e Madagascar, dove sono state condotte attività addestrative a favore delle forze di polizia locali e umanitarie nei confronti delle comunità locali.

Nel dettaglio sono state 29 le attività di Local Maritime Capacity Building (LMCB) nelle quali sono stati addestrati 266 militari delle forze di polizia marittima di 7 diversi paesi, con lo scopo di trasmettere loro le conoscenze necessarie per operare in autonomia nel contrasto alle attività illecite, tra le quali la pirateria.

Le attività di Civilian and Military Cooperation (CiMiC), svolte invece in quattro diversi paesi africani, hanno permesso all’equipaggio di fornire supporto nel soddisfare le esigenze primarie della popolazione civile disagiata.

FOTOGRAFIE E TESTO DI PROPRIETA’ – MARINA MILITARE – ITALIAN NAVY –

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