TERMINATO L’IMPEGNO NELL’OPERAZIONE SEA GUARDIAN DEL CACCIATORPEDINIERE ANDREA DORIA

15 Dicembre 2017: FONTE – Marina Militare –

Con l’ingresso in porto ad Aksaz, Turchia, lunedì 11 Dicembre, è terminato l’impegno del cacciatorpediniere Andrea Doria che ha agito da Flagship del Task Group 440.03 dell’Operazione NATO Sea Guardian.

Nelle quasi due settimane di attività, nave Doria ed il gruppo navale comandato, composto dalla fregata turca TCG Gediz e supportato da due sommergibili, il greco HS Pontos e il turco TCG Gur, hanno pattugliato il Mediterraneo centrale nel quadro della protezione degli interessi dell’Alleanza contro le minacce alla sicurezza marittima nel Mediterraneo, promuovendo le azioni di contrasto al terrorismo e la libertà di navigazione.

Durante la sosta ad Aksaz, il comandante di nave Andrea Doria e del Task Group 440.03, capitano di vascello Valentino Rinaldi, ha incontrato il comandante della Base Navale di Aksaz, contrammiraglio Ilker Ozkan ed il comandante del Task Group South, contrammiraglio Hakan Ercan. La visita ha rappresentato la chiara volontà dell’Alleanza Atlantica di continuare a muoversi nel senso della cooperazione tra le Marine Militari degli Stati membri.
La sosta nella base turca è stata utilizzata anche per un briefing post missione, che ha consentito ai comandanti delle unità navali impegnate nell’operazione di condividere le esperienze maturate.

L’Operazione Sea Guardian ha lo scopo di incrementare il coordinamento tra l’attività della NATO e quelle dell’Unione Europea condotte con l’operazione EUNAVFORMED Sophia nel Mediterraneo, al fine di migliorare la difesa europea e la sicurezza collettiva assicurando maggiori sinergie e sfruttando le peculiarità di ciascuna organizzazione. È un’operazione in grado di garantire un ampio spettro di compiti operativi di sicurezza marittima che includono la sorveglianza degli spazi marittimi di interesse ed il contrasto al terrorismo marittimo assicurando nel contempo la formazione a favore delle forze di sicurezza dei paesi rivieraschi (Maritime Security Capacity-Building). Oltre a queste attività l’Operazione può esercitare l’interdizione marittima, la tutela della libertà di navigazione, la protezione delle infrastrutture marittime sensibili e il contrasto alla proliferazione delle armi di distruzione di massa.

FOTOGRAFIE E TESTO DI PROPRIETA’ – MARINA MILITARE – ITALIAN NAVY –

Condividi

Commenti

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Sponsor

Articoli correlati