LA “GARIBALDI” RICORDA I CADUTI

22 Settembre 2017: FONTE – Stato Maggiore Esercito –

Firmato protocollo di intesa per il progetto “Erano Giovani e Forti – Caserta e i suoi Figli nella Grande Guerra”.

Ieri mattina presso l’aula “Bertolazzi” della caserma “Federico Ferrari Orsi”, sede del Comando Brigata Bersaglieri “Garibaldi”, è avvenuta la firma del protocollo di intesa per il progetto “Erano Giovani e Forti – Caserta e i suoi Figli nella Grande Guerra”.

L’iniziativa, promossa dalla Brigata Bersaglieri “Garibaldi” in collaborazione con Provincia, Comune, Archivio di Stato e Reggia di Caserta, Ufficio Scolastico Regionale – Direzione Generale Campania e Società di Storia Patria di Terra di Lavoro, è tesa a commemorare il sacrificio dei militari caduti negli anni della Grande Guerra.

L’incontro ha visto la partecipazione del Comandante della Brigata Bersaglieri “Garibaldi”, Generale di Brigata Nicola Terzano e dei rappresentanti degli enti coinvolti: il direttore della Reggia Mauro Felicori, il sindaco Claudio Marino, il presidente della Provincia Silvio Lavornia, il dirigente dell’Ufficio Scolastico Regionale Luisa Franzese, la dottoressa Stefania Vespucci dell’Archivio di Stato di Caserta e il presidente di Storia Patria di Terra di Lavoro Alberto Zaza d’Aulisio.

Nel biennio 2015/2016 il partenariato ha lavorato intensamente al fine di ridare voce ai 5718 giovani caduti negli anni tra il 1915 e il 1918 attraverso un lavoro certosino con il quale sono state riportate alla luce le storie dei ragazzi che hanno vissuto al fronte. La giornata odierna rinnova, dunque, un accordo che non ha mai cessato di esistere.

Il progetto, infatti, fin dalla sua nascita nel novembre 2015, ha continuato a coinvolgere con diverse iniziative il territorio casertano. Per l’edizione 2017/2018 saranno introdotti importanti cambiamenti rispetto al passato ecco perché da oggi si dà il via a nuovi appuntamenti ricchi di curiosità e laboratori di ricerca alla scoperta di storie custodite nelle memorie familiari, negli archivi, nei documenti, negli oggetti e, purtroppo, qualche volta dimenticate. Una ricostruzione della memoria rivolta ai giovani, per renderli consapevoli dell’importante funzione educativa della storia, poiché solo conoscendo dal profondo le proprie radici si può guardare al futuro, imparando dal passato.

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