GERMANIA: AL VIA L’ESERCITAZIONE “VIGOROUS WARRIOR 2017”

14 Settembre 2017: FONTE – Stato Maggiore Difesa –

Circa 1000 uomini e donne impegnate nella più vasta esercitazione sanitaria militare del dopoguerra

E’ iniziata in Germania, l’esercitazione multinazionale ed interforze NATO “Vigorous Warrior 2017”

L’esercitazione ha lo scopo di testare le capacità degli assetti sanitari campali, in uno scenario ipotetico di missione in area ad alto rischio (missioni NATO “ex article 5”). Tra i partecipanti diversi Stati della NATO quali Germania, USA, Italia, Romania, Norvegia, Estonia, Ungheria, che sono stati posti sotto la direzione del Centro di Eccellenza NATO per la Medicina Militare di Budapest (MILMED CoE).

In questo contesto, l’Italia svolge un ruolo di primo piano a partire dal numero di unità impiegate. Con oltre 90 militari appartenenti ad Esercito, Marina ed Aeronautica è infatti tra i maggiori contributori in quella che è la più grande esercitazione NATO in campo sanitario dal dopoguerra, con unità e strutture triplicate rispetto all’ultima analoga esercitazione tenutasi nel 2015.

Le Forze Armate italiane hanno messo in campo assetti sanitari di assoluto rilievo, che hanno destato l’interesse anche delle altre nazioni. In particolare, il Multinational Medical Joint Training Center (M2JTC), unità costituita recentemente presso la Scuola di Sanità con lo scopo di addestrare, validare e integrare le varie componenti multinazionali e renderle prontamente impiegabili in caso di necessità reale, secondo un progetto che si va perfezionando in ottica interforze, multinazionale ed interagenzia, riunendo professionalità in campo sanitario non solo militari ma anche provenienti dal mondo civile.

Oltre al M2JTC, un team chirurgico dell’Esercito Italiano, una unità di trasporto in biocontenimento dell’Aeronautica Militare, una camera iperbarica con specialisti e palombari della Marina Militare, un team MEDEVAC (Medical Evacuation) interforze con due elicotteri NH 90, costituiscono il pacchetto di specialità italiano, a cui si aggiunge il supporto logistico di RAMDIFE.

Il Generale Luigi Maria D’Anna, Comandante della Scuola di Sanità dell’Esercito e responsabile nazionale dell’esercitazione ha dichiarato: “Abbiamo schierato le migliori professionalità in campo sanitario nel panorama delle Forze Armate, non solo per testarne le capacità tecnico-operative, ma soprattutto per verificare ed aumentare il già alto grado di interoperabilità e integrazione in chiave interforze e multinazionale, come le moderne missioni NATO richiedono”.

 

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