GDF CAGLIARI: SEQUESTRATI CIRCA 12 CHILI DI COCAINA, EFFETTUATI 4 ARRESTI E UNA DENUNCIA

08 Luglio 2017: FONTE – GUARDIA DI FINANZA COMANDO PROVINCIALE CAGLIARI –

Guardia di Finanza di Cagliari: intensificato il controllo economico del territorio nel periodo estivo. Sequestrati circa 12 chili di cocaina, effettuati 4 arresti e una denuncia.

Con l’avvio della stagione estiva e in previsione di un elevato afflusso di turisti sull’isola, si sono intensificati i controlli nel territorio cagliaritano, da parte della Guardia di Finanza, nell’ottica di prevenire e reprimere i traffici illeciti in genere e garantire la sicurezza economico-finanziaria, a tutela dell’economia legale. Tale iniziativa si concretizza, tra l’altro, attraverso l’aumento dei controlli nei confronti dei veicoli sospetti, lungo le principali arterie stradali isolane, nonché presso gli scali portuali ed aeroportuali, con l’impiego di numerose pattuglie e delle unità cinofile del Comando Provinciale di Cagliari. Proprio nell’ambito di queste attività, giovedì pomeriggio, i finanzieri del nucleo di polizia tributaria, insospettiti dall’atteggiamento circospetto di alcuni soggetti in località Monserrato, lungo la SS 554, li hanno pedinati e visti chiudersi all’interno di un’autofficina. La successiva irruzione all’interno dei locali ha consentito di rinvenire, occultati in uno zaino, 10 “panetti” contenenti cocaina solidificata, risultata di elevatissima qualità, dal peso complessivo di oltre 11,5 chilogrammi. Con l’ausilio delle unità cinofile in forza al gruppo di Cagliari, nel frattempo giunte sul posto, sono scattate le perquisizioni che hanno portato al ritrovamento di 4.300 euro in contanti, probabilmente provento di precedente attività di spaccio. Le fiamme gialle hanno, pertanto, tratto in arresto i tre responsabili, C.G. di 47 anni, M.G. di 57 anni, I.S. di 53 anni, risultati tutti gravati da precedenti specifici, per acquisto, trasporto e illecita detenzione di stupefacenti, che sono stati poi condotti presso la casa circondariale di Uta, a disposizione dell’autorità giudiziaria. Lo stupefacente, una volta suddiviso in dosi per lo spaccio, avrebbe fruttato una somma stimata intorno al milione di euro.

Nei giorni precedenti, sempre in Monserrato, nell’ambito del medesimo dispositivo di contrasto ai traffici illeciti, ai Finanzieri in servizio non è sfuggita una “manovra” anomala e repentina operata da un’autovettura, alla vista del veicolo della Guardia di Finanza con i colori d’istituto. In modo fulmineo, le Fiamme Gialle – insospettite dal comportamento del conducente – hanno raggiunto l’auto e, dopo i preliminari accertamenti effettuati nei confronti dei due soggetti presenti a bordo, hanno richiesto l’ausilio dell’unità cinofila, prontamente intervenuta sul posto. Il fiuto del cane antidroga “Ambra” ha dato ragione ai sospetti dei finanzieri poichè ha segnalato, con molta insistenza, la presenza di stupefacenti a bordo dall’elevato principio attivo.

È scattata, pertanto, un’approfondita perquisizione del mezzo, finché non è stata rinvenuta, ben nascosta all’interno di un vano appositamente ricavato vicino alla leva del cambio, una partita di cocaina purissima solidificata, del peso di 51 grammi: la stessa, suddivisa in dosi per lo spaccio, avrebbe fatto guadagnare agli spacciatori circa 5.000 euro. I due ragazzi fermati, L.L., di 25 anni, e S.M., di 37 anni, entrambi di Porto Torres, in trasferta a Cagliari, sono stati sottoposti ad ulteriori accertamenti, all’esito dei quali il conducente (L.L.) è stato tratto in arresto, mentre il passeggero (S.M.) è stato denunciato a piede libero, entrambi per la detenzione illecita di sostanze stupefacenti per fini di spaccio. Sulla scorta delle indicazioni fornite dal comando generale del corpo, proseguiranno i controlli nelle località a maggiore vocazione turistica – tra le quali l’area del cagliaritano – in vari ambiti di intervento della Guardia di Finanza, in particolare, per prevenire e contrastare gli illeciti della “filiera del falso” (smercio e vendita di prodotti non sicuri e contraffatti), l’abusivismo commerciale, il lavoro “in nero” o “irregolare”, le violazioni alla disciplina dei prezzi, l’evasione fiscale, le irregolarità commesse a mezzo dei sistemi di pagamento alternativi ai canali bancari (money transfer), senza, tuttavia, trascurare i traffici illeciti di altro genere, come quello della droga.

 

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