Il balletto dei dati

12 Settembre 2016. FONTE -Unione Stella d’Italia-

Durante la II Guerra Mondiale, in un momento di grave crisi, il premier britannico Sir Winston Churchill fece un discorso alla nazione, un discorso non rassicurante visto che promise lacrime e sangue. Indubbiamente giudicò i suoi concittadini talmente maturi da capire che quella era la realtà e che non sarebbe stato né serio né utile indorare la pillola parlando dei sacrifici che si sarebbero dovuti affrontare durante una guerra che, ai tempi del discorso, lasciava presagire un esito molto incerto.

Da noi avviene qualcosa di diverso, le varie televisioni espugnate dalla politica se un giorno danno una notizia negativa per quanto riguarda l’economia o la disoccupazione il giorno dopo ne danno, sugli stessi argomenti, una negativa in una schizofrenia strabica che invece di rassicurare produce solo un senso di nausea e di avversione nei confronti della classe politica che detiene il potere e che lo usa per distorcere l’informazione.

Se Churchill riteneva i sudditi di S.M. il Re Giorgio maturi al punto di non ritenere necessario mentirgli per spronarli alla resistenza il nostro governo ritiene i suoi sudditi un branco di pecoroni che vanno blanditi con il bastone e la carota e se trapela una notizia negativa ecco che immediatamente il regime si da da fare per sfornarne una positiva ricorrendo a menzogne, trucchi, manipolazione dei dati.

Questa sottovalutazione del popolo italiano a opera dei suoi governanti, cosa di per sé vergognosa, danneggia ogni giorno di più la fiducia nella politica che viene giustamente incolpata di aver sospeso la democrazia. le sospensioni della democrazia e i trucchi elettorali non sono una cosa recente nella pur breve storia democratica italiana, per esempio nel dopoguerra i tanto osannati Padri Costituenti chiesero agli Alleati di ritardare il rientro dei prigionieri di guerra italiani per paura che potessero votare compatti per la monarchia e, da quel momento in poi, il dubbio di brogli elettorali, scambi di schede e la certezza della compravendita dei voti e dei voti di scambio sono stati una costante nel nostro paese.

Il fatto di essere cornuti e mazziati da una classe di privilegiati che spadroneggia su un popolo sempre più impoverito e spaventato circa il suo futuro è desolante ma dovrebbe essere anche un incentivo a tornare compatti a votare dopo aver disertato le urne schifati dalla politica. Quando i poteri occulti, gli gnomi della finanza, i burattinai tedeschi o americani ci permetteranno di tornare a votare andiamoci e cerchiamo di scrollarci di dosso il pensiero che la classe politica attuale sia rappresentativa dell’italiano medio. Non la è, è solo rappresentativa di sé stessa e chiunque avesse un poco di senso dovrebbe preoccuparsi di allontanarla dal potere.

Oggi come oggi ritengo che qualsiasi forza politica seriamente di opposizione sia da preferire ai partiti d’affare e di malgoverno che si sono avvicendati nel sacco dell’Italia e che vada data una chance a chi si pone come intransigente alternativa e non si presta a giochetti sottobanco pur di infilare il grugno nel truogolo.

In ogni caso, anche se la verità è amara è sempre preferibile alla menzogna e dire la verità sarebbe una cosa giusta e dignitosa da fare. Purtroppo chi scalda le poltrone del governo potrà anche essere scaltro nel difendere i propri interessi ma non ha dimostrato nessuna dignità e l’Italia meriterebbe di sapere cosa sta succedendo invece di essere presa in giro dai sorrisi ottimisti di chi vive situazioni sideralmente lontane di quelle degli italiani.

Andrea Marrone

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