PRIMO RENDEZ VOUS TRA MARINA MILITARE ED US NAVY NELL’AMBITO DEL PROGETTO “FLOTTA VERDE/GREAT GREEN FLEET”

24 Giugno 2016: FONTE -Raffaele Fusilli/Stella d’Italia News

L’evento

In occasione del in transito nel Mediterraneo del Carrier Strike Group della portaerei USS Dwight D. Eisenhower (costituito da circa 7.500 uomini e forte di almeno una settantina di velivoli da combattimento, due incrociatori, quattro cacciatorpediniere, un sottomarino d’attacco ed una nave da supporto logistico), giovedì 16 giugno, tra le coste della Sardegna e quelle dell’Italia centro-meridionale, ha avuto luogo uno degli eventi più importanti nell’ambito del progetto “Flotta Verde” della Marina Militare (“Great Green Fleet” per la United States Navy), ossia il rifornimento di Green Diesel da parte di Nave Etna ai cacciatorpediniere Andrea Doria e USS Mason (quest’ultimo ospitante in plancia il CSM della Marina, Amm. Giuseppe De Giorgi).
Contestualmente, unità MM ed USN utilizzanti Green Diesel con una quota di gasolio sintetico bioderivato prodotto in Italia, effettuavano un’esercitazione di recupero “uomo a mare” molto realistica poiché in condizioni meteomarine tutt’altro che ottimali.
All’evento, preceduto da una conferenza stampa di presentazione tenutasi a Palazzo Marina (Roma) lunedì 13, abbiamo avuto l’opportunità di presenziare appontando con un C-2A a bordo della Eisenhower (presenti l’Ammiraglio di Divisione Antonio Natale ed i Contrammiragli Flavio Biaggi e Valter Zappellini accolti a bordo della “Ike” dal suo Comandante, Contrammiraglio Jesse Wilson) e ridecollando successivamente con un MH-60S alla volta di Nave Etna.
Tornando sulla “Ike”, approfittavamo della ghiotta opportunità di fotografare l’intenso susseguirsi dell’attività di volo.
Nel successivo week end, Nave Duilio e Nave Bersagliere, hanno sostato nel porto di Napoli, così come altre unità delle due Marine hanno fatto nei porti di Cagliari, Gaeta, Civitavecchia, Trieste, La Maddalena e Genova per promuovere anche a terra, presso stampa e pubblico, il progetto “Flotta Verde”.
I gruppi navali partecipanti all’evento erano così composti:

MARINA MILITARE

  • Nave Etna (A5326), classe Etna;
  • Nave Stromboli (A5327), classe Stromboli;
  • Nave Andrea Doria (D553), classe Orizzonte;
  • Nave Caio Duilio (D554), classe Orizzonte;
  • Nave Bersagliere (F584), classe Artigliere/Soldati;
  • Nave Carlo Bergamini (F590), classe FREMM;
  • Nave Carlo Margottini (F592) classe FREMM;
  • Nave San Giorgio (L9892), classe San Giorgio;
  • Nave San Marco (L9893), classe San Giorgio;
  • Nave Cigala Fulgosi (P490), classe Comandanti;

UNITED STATES NAVY

Carrier Strike Group 10:

  • USS Dwight D. Eisenhower (CVN 69);

CVW 3 “Battle Axe”:

  • VFA-32 “Fighting Swordsmen” (F/A-18F Super Hornet);
  • VFA-86 “Sidewinders” (F/A-18F Super Hornet);
  • VFA-105 “Gunslingers” (F/A-18F Super Hornet);
  • VFA-131 “Wildcats” (F/A-18C Hornet);
  • VAW-123 “Screwtops” (E-2C Hawkeye);
  • VAQ-130 “Zappers” (EA-18G Growler);
  • VRC-40 “Rawhides” (C-2A Greyhound);
  • HSC-7 “Dusty Dogs” (MH-60S Knighthawk);
  • HSM-74 “Swamp Foxes” (MH-60R Seahawk);

DESRON 26:

  • USS San Jacinto (CG 56), classe Ticonderoga;
  • USS Monterey (CG 61), classe Ticonderoga;
  • USS Stout (DDG 55), classe Arleigh Burke;
  • USS Roosevelt (DDG 80), classe Arleigh Burke;
  • USS Mason (DDG 87), classe Arleigh Burke;
  • USS Nitze (DDG 94), classe Arleigh Burke;

SSN classe Los Angeles;

USNS Arctic (T-AOE-8), classe Supply.

Il progetto ” Flotta Verde/Great Green Fleet “

Il Green Diesel è un carburante che contiene fino al 50% di componente sintetico di origine rinnovabile (HRF-76, Hydrogenated Renewable Fuel) conforme a severe specifiche NATO prodotto nella bio-raffineria ENI di Porto Marghera, con la tecnologia Ecofining™ che consente di ottenere un combustibile dalle caratteristiche chimico-fisiche molto simili al diesel di origine fossile, non igroscopico e ad elevata stabilità, a differenza di altri combustibili di derivazione biologica.
Nel settore dei biocombustibili, la Marina è leader in Europa, essendo stata la prima, e l’unica al momento, ad aver avviato un programma di sperimentazione del “Green Diesel” nel settore navale in anticipo rispetto alla scadenza europea che prevede l’uso del 10% di frazione di origine rinnovabile entro il 2020.
La Forza Armata è stata insignita del premio Green Global Banking Award, nel corso di una giornata di studio dedicata al tema del buon funzionamento dell’economia verde, per lo straordinario impegno nella cura e nella custodia del Mar Mediterraneo, attraverso il progetto “Flotta Verde” e con il contributo alla Marine Strategy dell’Unione Europea.
Il concetto “Flotta Verde” contempla diverse strategie:

  • adozione di un combustibile sintetico di origine rinnovabile, in linea con gli obiettivi fissati dalla direttiva europea 2009/29/EC (Horizon 2020);
  • sviluppo ed utilizzo di tecnologie innovative di “Eco design” a bordo delle navi (illuminazione a LED, Selective Catalytic Reduction, trattamenti siliconici delle carene);
  • riduzione dei consumi delle navi, utilizzando procedure operative di “Energy Saving” (propulsione elettrica, cruscotto energetico).

Il programma inizia nel 2012 in Italia con l’avvio della collaborazione tra Marina Militare ed Eni per lo sviluppo di un combustibile navale di tipo sintetico derivato da fonti rinnovabili.
Nel gennaio 2014, superata la prima fase di sperimentazione in laboratorio, la Marina Militare ha testato con pieno successo e senza necessità di modifica alcuna all’impianto propulsivo, il Green Diesel sul Pattugliatore Foscari,.
Il 2 aprile 2014 presso la Bioraffineria Eni a Venezia tra Marina Militare ed US Navy è stato siglato lo Statement of Cooperation che prevede lo scambio di informazioni inerenti ricerca e sperimentazione nel settore dei combustibili alternativi, garantendo l’interoperabilità dei carburanti impiegati dalle due marine.
Nel maggio 2014, la Bioraffineria ha avviato la produzione di Green Diesel, attraverso la tecnologia Ecofining™ (brevetto Eni-UOP Honeywell) che consente di produrre combustibile dalle caratteristiche chimico-fisiche migliori di quelle di altri combustibili bio-derivati nonché di utilizzare anche feedstock c.d. di seconda e terza generazione (olio esausto, grassi animali di scarto, olio di alga).
La Marina Militare ha proseguito la sperimentazione con successo nel 2015 su Nave Duilio, Nave Cavour, sommergibile Gazzana Priaroggia e Nave Maestrale; ed è al momento l’unica marina in Europa ad aver utilizzato gasolio bio-derivato, recependo volontariamente ed in anticipo gli obiettivi comunitari di riduzione delle emissioni inquinanti ed impiego di combustibili prodotti da fonti rinnovabili.
Lo stesso combustibile è stato impiegato, nel 2014 e nel 2015, durante due importanti esercitazioni antinquinamento da pattugliatori della Marina.
L’utilizzo di Green Diesel da parte delle Unità della Squadra Navale consentirà una riduzione fino al 26% delle emissioni totali aggregate di anidride carbonica; inoltre, con il programma di rinnovamento della flotta recentemente avviato ed inserito nel più ampio concetto strategico di FlottaVerde, la Marina Militare ha inteso promuovere l’eccellenza industriale italiana ed incrementare il vantaggio tecnologico in settori strategici come energia e cantieristica, sostenendo non solo la produzione di carburanti da fonti rinnovabili, (complementari al mercato alimentare e non in competizione con esso) ma prevedendo l’adozione di molteplici soluzioni tecnologiche di efficienza energetica ed ambientale (tra cui illuminazione tramite LED, propulsione elettrica, trattamenti siliconici delle carene, post trattamento dei gas di scarico).
Il 25 maggio c.a., a Taranto, è stato consegnato a rifornitore di squadra Etna il combustibile sintetico miscelato poi per la prima volta direttamente in un deposito di bordo, per realizzare il Green Diesel.
L’impiego del Green Diesel consentirà, oltre ad una minore dipendenza energetica dal petrolio, la riduzione fino al 26% le emissioni totali aggregate di anidride carbonica e di inquinanti atmosferici delle navi, contribuendo a raggiungere gli impegni assunti dall’Italia e dall’Unione Europea sul contenimento delle emissioni d’inquinanti atmosferici e gas serra.
Flotta Verde non significa solo utilizzare il biocombustibile ma raccoglie un insieme di procedure, sistemi e predisposizioni, come i LED per l’illuminazione, le vernici speciali per gli scafi, gli assetti propulsivi economici, la pulizia delle eliche, alcuni già in atto, che permetteranno di ridurre i consumi e risparmiare centinaia di tonnellate di combustibile l’anno, oltre a contribuire al raggiungimento degli impegni assunti dall’Italia e dall’Unione Europea in campo internazionale sul contenimento delle emissioni d’inquinanti atmosferici e dei gas ad effetto serra.

 

Testo e foto Raffaele Fusilli

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