L’Occidente e l’Islam, un contributo del Gen. Prizzi

23 Gennaio 2015. FONTE -Unione Stella d’Italia-

Pubblichiamo con piacere un intervento dell’amico Gen. Leonardo Prizzi

A differenza di moltissimi altri (politici, giornalisti, opinion leader, ecc) – che lo affermano, lo scrivono, lo sbandierano, ecc. – io non mi ritengo un esperto di terrorismo islamico e della religione musulmana, anche se – senza ipocrita modestia – i miei studi, le mie attività professionali e le esperienze dirette “sul campo” sono molto, ma molto più rilevanti di quelle dei così detti “esperti”. In forza di ciò, mi permetto di esprimere qualche valutazione.

Sono cattolico e pienamente convinto che il Cristianesimo sia una caratteristica intrinseca, fondante del mondo Occidentale. L’Europa, in particolare, ha moltissime positività – di cui bisogna essere orgogliosissimi – grazie all’influenza esercitata da questa millenaria religione.

Che i politici europei abbiano negato, a livello istituzionale, il riconoscimento dell’esistenza di queste comuni radici cristiane è una delle tante manifestazioni di imbecillità, ignoranza, malafede e di completa assenza di “visione politica” (nel più bel significato del termine) con cui ci ammorbano da tempo. Non bisogna dimenticare, tuttavia, che alcuni esponenti del cristianesimo, in passato, si sono resi colpevoli di enormi atrocità. Quindi, noi cristiani per primi dovremmo sapere quali solo le conseguenze sanguinosissime delle guerre  e delle conquiste condotte “in nome di Dio”.

Il mondo musulmano è molto più diversificato, nel proprio ambito, di quello cristiano. Prima peculiarità : non tutti gli arabi sono musulmani e solo una minoranza di questi ultimi è araba ! Gli Stati del mondo con il maggior numero di abitanti musulmani non sono quelli arabi, ma quelli asiatici ! Pertanto, credere che i precetti di questa religione siano intesi ed applicati in modo uniforme nel mondo musulmano è completamente sbagliato. Gli integralisti islamici, in particolare, rappresentano una ristretta minoranza rispetto ai fedeli di questa religione. Agli occhi di questi integralisti, i “nemici” non sono soltanto gli occidentali e tutto quanto è riferibile alla nostra civiltà, ma anche, forse soprattutto, i rappresentanti del potere negli Stati arabi. Anche questi Stati e le loro popolazioni sono stati vittime del terrorismo islamico. Non è un caso che alcuni di questi Stati paghino il “pizzo” alle varie organizzazioni terroristiche affinché il loro territorio sia “esente” da attentati.

La “Chiesa” musulmana, inoltre, è completamente diversa da quella cristiana, soprattutto perché è priva di qualunque struttura gerarchica. Non esistono, cioè, autorità in grado di dire, “ex cattedra”, che quanto detto da un predicatore, mullah, califfo o aspirante tale sia una “eresia”, in aperta contraddizione cioè con i contenuti dei testi sacri. Autorità, inoltre, che in forza del proprio ruolo possa “scomunicare”  l’eretico e metterlo “erga omnes” fuori dalla “chiesa”. Quindi, quanto “predicato” da un qualsiasi musulmano (acculturato o meno, integralista o moderato, di un piccolo villaggio o di una grande città) ha lo stesso valore di quanto enunciato dagli esistenti ed insigni studiosi religiosi dell’Islam. L’assenza di questa struttura gerarchica è, di fatto, un grosso limite “politico” interno dell’Islam.

In sintesi, i musulmani non sono, in quanto credenti, potenziali terroristi, ma oggi – nell’attuale scenario geostrategico – soltanto la religione musulmana può dare origine a terroristi.

In ultimo, in Europa i migliori alleati dei terroristi islamici non sono i milioni di musulmani già qui residenti, bensì le decine di migliaia di pensatori nichilisti che da molti decenni hanno dedicato la loro vita a screditare tutti i valori della società occidentale, facendo vittime e danni ben prima e ben maggiori dei terroristi islamici.

Leonardo Prizzi

 

Condividi

Commenti

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Sponsor

Articoli correlati