Servitù militari: avviato un tavolo di concertazione Difesa – Regione Sardegna

10 gennaio 2015 – FONTE – Web News Ministero della Difesa.

L’accordo segue l’impegno assunto dal Ministro della Difesa Roberta Pinotti durante la seconda conferenza nazionale sulle servitù militari dello scorso 19 giugno: in quell’occasione il Ministro Pinotti e il Presidente Pigliaru avevano convenuto sulla necessità di aprire un tavolo di confronto istituzionale per avviare il processo di graduale dismissione di parte dei poligoni in Sardegna, individuando le misure necessarie per ridurre l’incidenza quantitativa e qualitativa delle attività militari. Percorso da avviare con tempi certi e modalità definite.

L’intesa siglata dal Sottosegretario Rossi e dal Presidente Pigliaru individua le esigenze più evidenti, tra le quali: la riduzione dell’estensione dei poligoni, del demanio militare e delle aree soggette a servitù militari e le connesse occupazioni temporanee; la tutela ambientale e la salute nei poligoni; la riconversione delle attività svolte nei poligoni; l’impatto della presenza militare sulle prospettive di sviluppo dei territori; il riavvio dei processi di dismissione dei beni militari.

L’accordo include inoltre diversi obiettivi che potranno essere raggiunti nel breve periodo, quali l’istituzione di osservatori ambientali indipendenti; la riduzione dell’ estensione delle aree soggette a vincolo o destinate a Demanio militare; misure di riconversione in senso “dual use” delle attività svolte nei poligoni e misure di indennizzo e compensazione; il riavvio dei processi di dismissione dei beni militari non più utili alla Difesa, cui corrisponderanno attività per facilitare, di concerto con i Comuni interessati, il dialogo con la realtà militare in Sardegna, con il personale militare e le rispettive famiglie, prevalentemente sarde.

Il tavolo di confronto dovrà essere anche l’occasione per garantire trasparenza e informazione alle popolazioni, a partire dai dati sullo stato dei luoghi e sulla salute, ma anche da un’approfondita analisi degli eventuali costi da mancati sviluppi alternativi dei territori, condotta secondo standard internazionali.

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