Lettera all’On. Salvini da parte del Dott. Nardi

08 Gennaio 2015: FONTE -Stella d’Italia News-

Riceviamo e pubblichiamo volentieri la lettera dell’amico Dott. Andrea Nardi all’Onorevole Salvini circa i tragici fatti di Parigi.

 

On. Matteo Salvini,

la stima e simpatia che nutro per lei mi spingono a inviarle un appunto sugli argomenti da utilizzare in questi giorni post attentato: li ritengo gli unici seri e importanti, tutti gli altri sono da considerarsi sciocchezze.

Il terrorismo imperialista islamico e la sua relativa cultura oscurantista si combattono in due soli modi:

  • Rafforzamento esponenziale del lavoro d’Intelligence.
  • Creazione di programmi d’emancipazione delle donne musulmane.

A nulla valgono gli altri argomenti, mentre ogni altra misura è riferibile ai suddetti. Nello specifico:

  • Occorre un potenziamento meticoloso dei Servizi Segreti Antiterrorismo negli Stati europei. Ciò significa:
  • Un cambio di passo in primis politico riguardo agli stanziamenti di risorse economiche nei confronti di questi apparati. Il recupero di risorse deve essere attivato grazie al risparmio su attività militari insignificanti e quasi di rappresentanza attualmente in vigore. I terroristi non si combattono con gli F35, né mantenendo contingenti inattivi in Libano e in altre parti del pianeta, tanto inutili quanto dispendiosi. Gli Stati europei sono nani militari, delegando la propria difesa agli Usa: ciò su cui si devono, quindi, concentrare è la loro sicurezza interna.
  • Gli organici e le strutture di Polizia e Controspionaggio devono essere improntati alla massima efficienza contemporanea, e ciò si ottiene intraprendendo precisi interventi di formazione professionale e tecnologica tramite interscambi continui con le scuole di intelligence più avanzate del mondo, fra cui quelle Statunitensi e Israeliane, all’avanguardia in tali esperienze.
  • È necessario innalzare il livello di comunicazione fra i Servizi di Sicurezza di ogni paese europeo e quelli israeliani e statunitensi, nonché russi, anche per implementare il know-how tecnologico fondamentale in tale lotta.
  • Base essenziale di questa lotta è il meticolosissimo inserimento di infiltrati nelle comunità a rischio, non solo in moschee e centri di aggregazione sociale, ma monitorando i social informatici e telematici. Ciò richiederà grande dispendio di forze e denaro, ma è vitale per prevenire le mosse del nemico.
  • Occorre agire culturalmente sul ventre molle dell’imperialismo islamista, il suo unico punto debole: le donne musulmane. L’estremismo islamista è un oscurantismo assolutamente maschilista, e gli estremisti sono maschi, giovani maschi, dove le donne sono deputate a essere vittime. Eppure ogni estremista islamico ha una moglie o una fidanzata, una madre, una sorella, una figlia: conquistando culturalmente queste donne l’islamismo estremista morirà; in caso contrario morirà l’Occidente. Ciò significa:
  • Intraprendere serissimi programmi politici di emancipazione e istruzione per donne musulmane. Le comunità islamiche europee sono inflazionate di donne mantenute in stato di analfabetizzazione, ignoranza, costrizione: occorre, anche tramite le più attive fra esse, organizzare sistemi articolati e pienamente disposti sul territorio per divulgare una cultura laica e illuminata fra le donne musulmane, tramite ogni mezzo massmediatico di diffusione.
  • Costituire un apparato nazionale di protezione e assistenza sociale per le donne musulmane in pericolo. Solo dando a esse un’alternativa esistenziale davvero valida si potrà ottenere il loro aiuto per combattere l’oscurantismo maschilista delle famiglie integraliste.

Altri argomenti di risposta alla guerra imperialista islamista nei confronti dell’Occidente sono fuorvianti o non attinenti. Ricordiamo che gli attentati in Europa sono sempre stati commessi da musulmani europei (benché di origini extracomunitarie), non ultimi questi di Parigi, e come dimenticare il maestro di scuola anglo-pakistano responsabile dell’attentato di Londra? Gli attentatori non sono gli immigrati che arrivano oggi, ma chi è nato in Occidente.

Grazie per la cortese attenzione.

Distinti saluti.

Dott. Andrea B. Nardi

www.andreanardi.it

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