L’escalation del terrore

07 gennaio 2015: FONTE -Stella d’Italia News-

Non fanno tanto impressione le tragiche cifre dell’attacco vile al giornale satirico parigino: 12 morti e 20 feriti. Terribile ma una bomba forse ne avrebbe fatti di più ma quello che colpisce è la modalità dell’attacco: un commando di due uomini, pesantemente armati, vestiti con una sorta di uniforme e perfettamente addestrati all’uso delle armi e alle tecniche di attacco. Emblematico il colpo alla testa sparato a freddo ad un poliziotto ferito a terra. Questi non sono lupi solitari, non sono pazzi criminali, non sono bombaroli ignoranti: sono soldati di una guerra che oramai è arrivata nel cuore delle nostre città e che non fa prigionieri, una guerra che ha come obiettivo la distruzione fisica dei supposti nemici dell’islam.

Questi nuclei di fuoco sono particolarmente insidiosi, arrivano in macchina, saltano fuori, seminano proiettili e morti e poi spariscono nel traffico, pronti a colpire di nuovo. Difficili da fermare, imprevedibili, letali.

L’unica difesa è ritornare a presidiare i confini dell’Europa, strappare al mortifero finto buonismo del governo italiano il controllo delle sue stesse frontiere e effettuare una azione di contrasto all’esodo biblico di supposti profughi che tra di loro nascondono anche i soldati dell’Isis pronti a colpire, spietatamente, i non musulmani.

Se siamo in guerra, e lo siamo a questo punto, è meglio pensare a difendere l’Europa e gli europei con tutti i mezzi concessi dalla democrazia e dalle leggi piuttosto che a permettere, magari per specularci sopra come abbiamo visto recentemente, che l’equilibrio etnico dell’Europa sia alterato permanentemente dall’afflusso di persone che non si limitano a non essere d’accordo con il nostro stile di vita ma che sono disposte ad ucciderci per imporci le loro idee.

Andrea Marrone

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