Sbarca a Roma la mostra itinerante Mari e cieli di Balbo

03 Dicembre 2014 FONTE – Web News Aeronautica Militare.

Sbarca a Roma la mostra itinerante “Mari e cieli di Balbo”, una retrospettiva attraverso testi e immagini sulla Trasvolata Atlantica del 1933, la storica impresa aviatoria che in quarantatre giorni portò venticinque Siai-Marchetti S.55 della Regia Aeronautica da Orbetello al Nord America, facendo tappa a Montreal, Chicago e New York prima di tonare a Roma. L’idea di Alberto Guarnieri, giornalista e scrittore, curatore della mostra, è far parlare il personaggio Italo Balbo in prima persona da un al di là oltre il tempo e la storia. Ne nascono 15 prose, intrecciate con 15 dipinti creati per l’occasione dall’artista Nani Tedeschi.

I preparativi per la partenza, gli aerei in volo sulle metropoli nordamericane e, tappa per tappa, i fonogrammi e telegrammi inviati in tempo reale da Balbo e da quanti seguirono da terra e da mare l’itinerario della storica impresa. Questi i soggetti delle oltre 350 illustrazioni, fotografie e documenti che compongono l’opera di Guarnieri, testimonianze – in molti casi anche inedite – che potranno essere ammirate a Roma, fino al 13 dicembre, all’interno delle splendide Sale Storiche di Palazzo Aeronautica, aperte eccezionalmente al pubblico per l’occasione.

“La Trasvolata Atlantica del 1933 fu tra le imprese più grandi di quegli anni, fu una vittoria ‘di squadra’ ed un simbolo del risveglio dell’orgoglio italiano. E’ la nostra storia, sono i valori che dobbiamo continuare a difendere e sentire nostri”, queste le parole del Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare, generale di squadra Aerea Pasquale Preziosa pronunciate a margine della inaugurazione della mostra, svoltasi martedi 2 dicembre  alla presenza del Sindaco di Orbetello, Monica Paffetti, da dove lo scorso luglio è iniziato il tour internazionale della mostra, e di una rappresentanza dell’Associazione Trasvolatori Atlantici.

“Mi piace sottolineare”, ha dichiarato Alberto Guarnieri, “come anche questa mostra, come la grandi Trasvolate e imprese aviatorie di quegli anni, sia in qualche modo un’impresa collettiva, frutto della collaborazione e della sensibilità di tanti soggetti, istituzionali e non. Il ringraziamento va ovviamente a tutti coloro che hanno reso possibile tutto questo e che, sono certo, permetteranno in futuro di far conoscere l’opera in giro per l’Italia e il mondo”.

Italo Balbo torna quindi idealmente nel “suo” Palazzo, di cui fu ideatore e direttore dei lavori. L’edificio monumentale fu costruito tra il 1929 e il 1931 quale sede della neonata Forza Armata che nel 1923 era stata scorporata dall’esercito e resa indipendente, e fu affidato a Roberto Marino, allora giovane professore di architettura presso la Scuola di Applicazione di Ingegneria di Roma. L’ingresso al pubblico è previsto dal 3 dicembre al 13 dicembre, con accesso da Viale Pretoriano 18 (con documento di riconoscimento); apertura in programma dalle ore 10.00 alle ore 12.00 solo nei giorni feriali, ad eccezione di sabato 13 dicembre, giorno di chiusura dell’esposizione.

 

 

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