16 Ottobre 2014: FONTE -Unione Stella d’Italia-
Riportiamo con piacere l’opinione di Emanuele Laina su una eventuale uscita dell’Italia dall’Euro:
Come ho già avuto modo di dire l’Euro non è il male assoluto. L’idea dell’Euro come dell’Europa unita in origine era buona, è il suo sviluppo che è stato pessimo. Le condizioni in cui l’Italia è entrata nell’area Euro con il duo d’attacco Prodi e Ciampi erano sfavorevoli già alla nascita. Comunque ormai l’Euro lo abbiamo e ce lo teniamo. Uscire dall’Euro e tornare alla Lira sarebbe un suicidio. La Lira è ormai un ricordo che si lega romanticamente ai tempi in cui stavamo bene o, perlomeno, meglio di adesso: ma quei tempi sono finiti. Ad esempio: uno stipendio medio di oggi è calcolato 1200-1300 Euro che tradotto sarebbe 2.400-2.600.000 di Lire. 14 anni fa suonavano bene e oggi potrebbero ingenerare la sensazione di guadagnare tanto, sensazione che durerebbe poco se si venisse a scoprire che un Litro di gasolio costa 1,60 Euro cioè 3.000 Lire ed il tratto di autostrada TO-MI (120km) costa 15,00 Euro ovvero 30.000 Lire!
Teniamoci l’Euro che ci dà una copertura economica, ma cambiamo i parametri che ci tengono legati all’Euro, anche perché una moneta è forte (non solo nel senso economico) quanto è forte l’economia del paese di cui è espressione. Penso che non ci sia nulla da aggiungere a quanto già sappiamo sull’economia italiana.
L’unico vantaggio del ritorno alla Lira potrebbe essere la possibilità di valutarla o svalutarla senza passare dalla BCE, ma gli svantaggi sarebbero superiori ai vantaggi. Si rimane quindi nell’ Euro, si curano le malattie dell’Italia (corruzione, inettitudine della classe politica, lentezza della magistratura), si sana il Paese con l’inevitabile sforamento dei parametri imposti da Bruxelles.
Emanuele Laina Presidente Commissione Esteri e Incaricato della Sicurezza dell’Unione Stella d’Italia