Lettera aperta del Comandante del 6° Stormo

22 settembre 2014 FONTE – Web News Aeronautica Militare.

Oggi, 20 settembre, ricorre il trigesimo del terribile incidente di volo che ci ha strappato i nostri quattro ragazzi.            Alessandro e Giuseppe, Mariangela e Paolo Piero avevano catturato perfettamente la vera dimensione, soprattutto umana, di questo Reparto. Una tipica compostezza, semplicità e puntualità, un’etica professionale basata saldamente su quei valori universali che già l’Aeronautica Militare aveva loro insegnato a saper cogliere nella vita prima di arrivare qui a Ghedi.
Questo modo di vivere il volo e di interpretare ogni giorno il lavoro, loro quattro lo sapevano accompagnare sempre con un sorriso, un sorriso pieno anche di forza e di coraggio. Giovani aviatori pieni di voglia di fare bene il loro dovere, per il loro 154° Gruppo di Volo, per il loro 6° Stormo e per la loro amata Aeronautica Militare; cresciuti insieme imparando gli uni dagli altri, condividevano con tutti, anche in modo scherzoso, un amore viscerale per il volo con il quale poter servire sempre al meglio il nostro Paese.

Quando si perdono propri uomini e donne durante una missione operativa è sempre la tragedia che pervade tutto, è la mancanza fisica che si fa sentire, per l’affetto smisurato che si crea all’interno di un ambiente così speciale ma allo stesso tempo così umano, che ogni volta fa nascere, per tutti quelli che lo sanno vivere come noi, anche una vera e propria seconda famiglia, quella che resta e che continua oggi anche per i loro cari. 

Questo nostro mondo loro lo avevano sempre saputo interpretare fino in fondo, e ne traevano forza e guida per volare insieme affidando la loro vita al servizio degli altri. Con il mio Reparto mi rivolgo ai loro genitori, ai loro parenti, alla cara moglie Alessandra, per dire grazie… grazie per i vostri eroi, eroi nella vita, una vita condivisa anche con noi. La parte più bella di loro ci accompagnerà sempre nei nostri voli. Ringrazio i miei uomini e donne del 6° Stormo.

Con loro, dopo quattro interminabili giorni di ricerca e di speranza, avuta una ad una la tragica notizia della scomparsa dei quattro ragazzi, abbiamo tutti ripreso a volare e continuato a lavorare con la forza e la passione di sempre, a schiena dritta e senza esitazione, andando avanti con rispetto e piena dedizione alla nostra missione, davanti alla nostra bandiera e al giuramento prestato, chiaro e vivo pur sempre ancora nel più intimo dolore per l’incolmabile perdita. Ringrazio infine la nostra meravigliosa Aeronautica Militare, le Istituzioni tutte e le Cittadinanze locali, di terra bresciana e ascolana, che stanno da allora lavorando incessantemente con una incredibile sinergia nazionale, supportando anche noi con una vicinanza e un attaccamento certamente unici in questo grandissimo Paese.


 

 

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