Successi dell’ A.N.G.G.I.(Associazione Nazionale Guardie Giurate Italiane)

14 Luglio 2014 h. 1800: fonte – A.N.G.G.I.(Associazione Nazionale Guardie Giurate Italiane)

Sono nato in A.N.G.G.I.(Associazione Nazionale Guardie Giurate Italiane) come semplice Socio. Nel Gennaio 2013 dopo i primi contatti da parte del Direttivo mi fu proposto il Coordinamento della Provincia di Savona. Cominciai a far conoscere l’associazione ai colleghi, agli amici e alle persone al di fuori della nostra realtà; con l’aiuto di alcuni sostenitori aprimmo una sede a Savona e contemporaneamente arrivò il primo riconoscimento per mio lavoro svolto da parte del Direttivo con la Nomina di Consigliere Nazionale A.N.G.G.I.. Successivamente dopo alcune incomprensioni all’interno del direttivo, alcuni elementi furono sostituiti. Arriviamo dunque ad’ oggi, con la mia nomina a Presidente A.N.G.G.I.. Da subito l’idea che delle Guardie Giurate si adoperassero per migliorare il profilo professionale di altre Guardie Giurate mi entusiasmava. Sono state scritte lettere a vari stati membri dell’Unione Europea (Francia, Spagna e Belgio) dove si chiedevano delucidazioni sulla situazione in cui versavano le G.P.G.. Siamo stati ascoltati e ci hanno risposto anche celermente, cosa che il nostro Stato non ha mai fatto, se tralasciamo qualche email di convenienza. Abbiamo continuamente cercato di prendere contatto con personaggi politici e non, per informare dello stato di degrado in cui versano le GUARDIE GIURATE ITALIANE. Durante tutto quel periodo pensavo “ma chi starà mai a sentire queste sei G.P.G. intraprendenti e forse un po’ sognatrici”. Il 19 settembre 2013 però con il nostro essere ricevuti al Senato e dopo l’incontro con esponenti della Lega Nord, tutto il lavoro svolto e il tempo tolto alle nostre famiglie è stato ripagato totalmente. Abbiamo quel giorno aperto una porta che mai nessuna ASSOCIAZIONE DI GUARDIE GIURATE è stata in grado di aprire, abbiamo esposto al nostro interlocutore tutte le mancanze che a nostro avviso sono presenti nel settore. Per ben due ore siamo stati ascoltati e ci è stata fatta una richiesta ben precisa: quella di apportare delle modifiche al Decreto Maroni, affinché il decreto presenti migliorie nel profilo professionale delle G.P.G. Tornati nelle nostre città ci siamo messi al lavoro e con grande supporto di tutti i consiglieri abbiamo studiato e apportato le opportune modifiche, prontamente inviate al Senatore Stucchi. Siamo rimasti in contatto con questi politici che ci hanno assicurato di prendere in considerazione il lavoro svolto dal Direttivo A.N.G.G.I., ma purtroppo le problematiche di Berlusconi di quei giorni erano certamente più importanti della situazione di migliaia di lavoratori che sono alla mercé d’istituti di vigilanza senza scrupoli. A tutt’oggi restiamo ancora in attesa. Vorrei però che vi ricordaste, voi POLITICI, che questi OPERAI CON LA PISTOLA hanno GIURATO fedeltà allo Stato Italiano e i suoi cittadini. Sì, perché quando abbiamo eseguito il giuramento davanti al Prefetto o al Sindaco, abbiamo preso un impegno con lo STATO ITALIANO, lo stesso che ora ci ABBANDONA, ossia tutelare il patrimonio PRIVATO E PUBBLICO. Le nostre richieste non sono cosi ASSURDE, come certi colleghi vogliono farvi pensare. NOI chiediamo semplicemente uno STATUS GIURIDICO più consono al ruolo che svolgiamo nella società attuale. Noi siamo Presenti in tribunali in aeroporti nei terminal delle crociere per citare alcuni esempi, luoghi in cui erano presenti prima di noi Polizia e Carabinieri quindi perché non darci lo STATUS di PUBBLICO UFFICIALE, vogliamo maggiore sicurezza personale, istituendo l’obbligo della DOPPIA GUARDIA IN PATTUGLIA su tutto il territorio nazionale senza distinzioni tra Regioni e Provincie, vogliamo PARCHEGGI DEDICATI AI PORTAVALORI per ridurre il più possibile il “RISCHIO MARCIAPIEDE”, vogliamo che su tutti i furgoni portavalori siano presenti tre G.P.G. indipendentemente dal CARICO che portano (ci uccidono anche per mille euro, gli ASSASSINI non sanno quanto trasportiamo!). Vogliamo più controlli da parte degli organi preposti verso gli ISTITUTI DI VIGILANZA senza distinzioni alcune, dal più grande al più piccolo, dal nord al sud. Deve essere rispettato e APPLICATO ovunque il Contratto Collettivo Nazionale, anche se l’ultimo approvato sarebbe buono a carnevale da usare come coriandoli. Chiediamo che s’imponga agli Istituti di rispettare la turnistica e le relative ore di riposo, per quelli che hanno l’opportunità di lavorare con appalti H24. Vorremmo ci fosse l’obbligo di rispettare la regolare erogazione dello stipendio, perché in Italia ci sono diversi Istituti di Vigilanza che nascondendosi dietro la crisi mettono in gravi condizioni economiche i propri dipendenti non elargendo il dovuto compenso; per non parlare della pressione psicologica fatta da Capi Servizio senza scrupoli che, tutelati dalla Direzione e dimenticandosi di avere in mano la vita di questi COLLEGHI, attraverso velate minacce dettate da contratti precari, impongono turni stressanti e ritmi di lavoro insostenibili, creando problematiche famigliari pesanti (ricordiamo anche i numerosi casi di suicidio che sarebbe meglio chiamare “OMICIDI”). Vogliamo che siano istituiti corsi di formazione mirati: Corsi sul T.U.L.P.S., corsi di autodifesa, corsi di tiro dinamico, corsi conoscitivi del codice penale e civile e altro ancora affinché ci sia più preparazione e più selezione all’interno degli Istituti. Chiediamo troppo??? CHIEDIAMO che ci sia resa la DIGNITÀ’ che da troppo tempo c’è tolta da Amministratori, capi servizio e istituzioni, cui non frega assolutamente niente di coloro che con vero sacrificio affrontano ogni giorno la paura REALE di non tornare a casa la sera o il mattino, comunque al termine del turno. Con i Colleghi del Direttivo stiamo cercando di attuare due IMPORTANTI progetti per dare risalto alla nostra categoria. Il primo tratta di uno studio a livello Nazionale a 360° della nostra categoria, delle sue peculiarità e delle sue condizioni attuali, pensato, elaborato e messo a punto dal Segretario Provinciale A.N.G.G.I. Emanuele Ceccarelli. Il secondo progetto nasce dal pensiero e dal lavoro del Segretario Nazionale Alessio Tavoni, che ha sviluppato il progetto di un corso Di Formazione mirato per tutte le Guardie Giurate in servizio o aspiranti Guardie Giurate, che sviluppa ogni aspetto teorico e pratico della professione. Questi progetti hanno bisogno di un finanziamento che il Direttivo sta cercando di ottenere tramite la collaborazione di Personaggi Privati e Pubblici. Speriamo tutti di poter riuscire a dare il via a entrambi per l’inizio del 2015. Le basi ci sono ma è indispensabile ulteriore supporto. Noi di A.N.G.G.I. crediamo in quello che facciamo, crediamo in un futuro, dove le GUARDIE GIURATE ITALIANE sono rispettate per il loro lavoro per la collettività. La nostra Professione è svolta con dignità e sacrificio, troppo spesso si arriva anche alla perdita della propria vita per mano di CRIMINALI senza scrupoli. (anche se spesso questo non è pubblicizzato). Vogliamo la stessa tutela che hanno tutte le Forze di Polizia dello Stato Italiano, ben sapendo di non essere ancora pubblici ufficiale ma PRIVATI, anche se questo essere PRIVATI non può essere un fattore discriminante.

Il Presidente Nazionale A.N.G.G.I. Padovani Fabio

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