“Dual Use”, la Marina Militare al servizio della collettività

14 luglio 16.49 FONTE- Ufficio Stampa Marina Militare -La Marina Militare esprime le proprie capacità ed impiega i propri uomini e mezzi su una gamma di attività ed operazioni che spaziano dal sociale, all’umanitario, all’ambientale, allo scientifico ed in tutti i settori d’interesse della collettività che unitamente alla funzione prettamente militare delineano le capacità dual–use in senso più ampio. Le unità cacciamine e idrografiche della Marina Militare, grazie alle capacità di ricerca e localizzazione in mare di mine e di indagine e rilievo dei fondali marini, sono impiegate nella ricerca, localizzazione ed ispezione dei siti archeologici subacquei e dei relitti di interesse storico, in collaborazione con il Ministero dei Beni Archeologici Culturali e del Turismo (MIBACT) . Quest’anno, in occasione dei cento anni della 1ª Guerra Mondiale, il progetto è supportato anche dalla redazione di Lineablu e del TG1 Storia con lo scopo di ricordare e valorizzare le operazioni navali nelle acque italiane. A bordo della nave idrografica Aretusa un team di biologi dell’Università di Siena porterà avanti il progetto “Plastic Busters”, che ha come obiettivo lo studio degli addensamenti di plastiche in mare. Il compito dei biologi imbarcati è quello di realizzare una mappa delle macroplastiche e valutare la presenza di microplastiche, raccogliendo campioni di plancton in superficie e in profondità, per misurarne la contaminazione. I sistemi di ricerca di nave Aretusa hanno permesso inoltre di rilevare aree con possibile presenza di corallo profondo (coralli bianchi), importante indicatore dello stato ambientale del mare, sostenendo la ricerca dell’Ente Nazionale Energia e Ambiente (ENEA). L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) si è avvalso della tecnologia della nave idrografica Galatea per il monitoraggio delle due grandi aree vulcaniche europee del Monte Etna e dei Campi Flegrei-Vesuvio e con l’obiettivo di mitigare il rischio vulcanico in questi territori densamente popolati. La Marina Militare, da sempre attenta alla tutela ambientale e alle situazioni di disagio sociale e di bisogno, collabora con Associazioni e Fondazioni per la realizzazione di progetti con finalità sociale. Tra questi il progetto “delfini guardiani” insieme all’Associazione Marevivo con l’obiettivo di sensibilizzare i giovani a nei confronti delle problematiche ambientali e nella salvaguardia del proprio territorio. L’attività è svolta a bordo delle navi scuola a vela della Marina Militare nel corso delle campagne addestrative. Nel corso della Campagna Navale “Il sistema paese in movimento” del 30° Gruppo Navale, conclusasi lo scorso 8 aprile, la Marina Militare ha messo a disposizione il personale medico e le proprie strutture ospedaliere imbarcate, in particolare quelle della portaerei Cavour, concorrendo con lo staff medico di Operation Smile e della Fondazione Francesca Rava ad effettuare interventi specialistici gratuiti a favore delle categorie più deboli.

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