Grazie Anja

06 Aprile 2014, h. 11.10 FONTE: Stella d’Italia News

Grazie Anja, per quel tuo sorriso aperto, per quella macchina fotografica nera e pesante con cui hai fotografato il nostro dolore a Nassiriya e per tanti altri scatti ancora che hanno raccontato al mondo la gioia del crollo dell’odioso muro di Berlino, l’immane tragedia del conflitto nei Balcani dove il nazionalismo titino tanto amato dal defunto PCI si è dissolto in una miriade di nazionalismi omicidi. Ora sei morta, ti ha ucciso un criminale efferato in nome di una religione intollerante ed intransigente che tu, con il tuo sorriso non celato da un triste velo, offendevi. Ha ucciso il tuo corpo ma non ucciderà mai i tuoi scatti, il tuo pensiero dietro la lente della macchina fotografica, il tuo spirito di donna libera ed occidentale. Grazie Anja, continua a sorridere nel cielo in cui sei arrivata troppo presto.

Andrea Marrone

Anja Niedringhaus era una delle fotografe più apprezzate e stimate della sua generazione. Ha vinto nel 2005 il premio Pulitzer per i suoi lavori sulla guerra in Iraq. Aveva iniziato a lavorare come fotografa a 17 anni. Poi aveva coperto la caduta del muro di Berlino. Nel 1990 diventa fotoreporter a tempo pieno ed entra nella European Pressphoto Agency di Francoforte. Poi per dieci anni lavora sul conflitto in Yugoslavia. Nel 2001 va in Afghanistan dove passa tre mesi per raccontare la caduta dei talebani e cinque anni dopo ottiene il prestigioso Nieman Fellowship ad Harvard. E’ autrice, tra gli altri, del celebre scatto della strage di Nassiriya.

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