Roma, i Granatieri di Sardegna ricordano Don Alberto Genovese

18 febbraio 2014 – FONTE – Brigata Granatieri di Sardegna-

I soldati più alti dell’Esercito italiano in ammassamento a Roma per presenziare alla messa in onore del loro benefattore.

Sfileranno lungo via San Martino della Battaglia per arrivare in piazza Esedra, dove, alle ore 10.30, nella Basilica di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri, i Granatieri di Sardegna ricorderanno con una cerimonia solenne e una messa in suffragio, Don Alberto Genovese, Duca di San Pietro, benefattore del 1° Reggimento “Granatieri di Sardegna”.

Abbigliati con uniformi storiche, figuranti rammenteranno, al popolo romano un pezzo di storia parte integrale della nostra Nazione.

La solenne cerimonia, alla quale parteciperanno autorità militari e civili della Capitale, commemora il patrizio sardo Don Alberto Genovese, il quale nel 1776 donò al “Reggimento di Sardegna” 120.000 lire vecchie di Piemonte da utilizzare per la costituzione e mantenimento della Musica reggimentale, per il sostentamento delle vedove dei soldati caduti e per la celebrazione di una messa in suffragio nel giorno della sua morte.

La ricorrenza del 2014 vedrà la presenza dell’Ordinario militare Monsignor Santo Marcianò.

Dal 27 ottobre del 2013, la forza maggiore dei “Granatieri di Sardegna” è impiegata in Libano nell’ambito dell’operazione “LEONTE XV”, dove il 1° Reggimento ha assunto il comando dell’unità di manovra italiana (ITALBATT) alle dipendenze del Comando del Contingente Italiano, su base Brigata “Granatieri di Sardegna” ed è responsabile del settore Ovest.

Alla cerimonia odierna sarà presente anche la Musica Reggimentale, tanto cara al patrizio, che nel corso degli anni ha assunto la denominazione di Banda Musicale del 1° Reggimento Granatieri di Sardegna, attualmente diretta dal Maresciallo Luogotenente Morlungo, la quale grazie a questo “testamento” continua, con le sue marce ad affiancare i salienti momenti di un’Istituzione che merita rispetto e stima.

Annamaria Cicchetti

 

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Commenti

1 commento

  1. Cerimonie del genere sono sempre bellissime e significative, dunque dovrebbero ripetersi più spesso per ricordare a troppe “zucche dure” che i nostri Militari sono sempre valorosi e altruisti e con la loro condotta fanno salire la nostra bella Bandiera sul pennone più alto di tutti!!!
    W L’ITALIA!!!!
    Maurizio di Iulio

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